giovedì 6 ottobre 2011

Come funziona il certificato di malattia telematico

Certificati cartacei addio, o quasi. E’ infatti oramai entrato in vigore – sia per i lavoratori pubblici che per i dipendenti privati – il certificato di malattia telematico. Cerchiamo pertanto di comprendere come funziona, quali sono le caratteristiche dell’invio, quali i diritti del datore di lavoro e quali gli obblighi o le facoltà del lavoratore dipendente che si è assentato per motivi di salute, per più di una giornata lavorativa.
Il certificato di malattia telematico
Dal 13 settembre 2011 è divenuta obbligatoria per tutti l’adozione di un sistema di comunicazione di trasmissione del certificato di malattia attraverso i metodi telematici. Pertanto, il medico dovrà prendersi cura di procedere all’invio del documento, comunicando per vie telematiche all’istituto previdenziale l’assenza del dipendente per malattia.
Il datore di lavoro
Con decorrenza 13 settembre 2011, pertanto, il datore di lavoro non potrà più richiedere al proprio dipendente l’invio della copia cartacea del certificato medico, ricorrendo invece ai competenti servizi dell’Inps. Tuttavia il datore di lavoro potrà richiedere al dipendente che si è assentato per malattia il numero di protocollo identificativo del certificato.
Il dipendente
Il dipendente che si assenta per malattia deve pertanto recarsi prontamente dal medico per l’ottenimento del certificato di malattia; anzichè il tradizionale certificato, il dipendente riceverà una ricevuta di invio del certificato, con il numero di protocollo della spedizione, che dovrà comunicare al proprio datore di lavoro unitamente agli estremi della propria assenza.

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