Visualizzazione post con etichetta Imprese. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Imprese. Mostra tutti i post

domenica 11 dicembre 2011

Come aprire un negozio online?


Che abbiate esperienza nel commercio o meno, aprire un negozio online è un’opportunità interessante per mettersi in proprio. L’e-commerce (commercio online) infatti è un settore in grande espansione e il numero di persone che fanno acquisti su internet è in continuo aumento. Ma come si fa ad aprire un negozio online? Ci vogliono licenze o permessi? Ci vuole un grande investimento? Continuate a leggere per trovare queste e altre informazioni utili per chi vuole aprire un negozio online.

L’e-commerce è un settore sempre più ampio e forte, ormai fare acquisti su internet non è più un’attività di nicchia ma coinvolge sempre più persone: comprare online infatti è facile e veloce e i siti di e-commerce danno sempre più garanzie su qualità della merce, affidabilità delle spedizioni, ecc. Aprire un negozio online quindi può essere una buona idea per chi desidera avviare un’attività o anche per chi ha già un negozio “reale” e vuole aprirsi nuove strade. Come fare per aprire un negozio online?
Innanzitutto, essendo un’attività imprenditoriale, la prima cosa da fare per aprire un negozio online è aprire la partita Iva e iscriversi all’Inps. Poi bisogna presentare una dichiarazione di inizio attività al proprio Comune di residenza in cui si indica che l’attività di commercio avviene online indicando il nome del sito e il tipo di merce che si venderà. È anche necessario iscriversi alla Camera di Commercio. Trascorsi trenta giorni dalla dichiarazione di inizio attività, si può cominciare a vendere. Una cosa fondamentale quando si decide di aprire un negozio online è contattare grossisti e fornitori della merce che desideriamo vendere: internet ci può aiutare in questo con siti come ad esempio Grossista.info, portale dei grossisti. Ricordate che per aprire un negozio online, come per tutte le attività imprenditoriali, ci vuole un budget di partenza per sostenere i costi di avvio e gestione dell’attività prima che arrivino i guadagni: non preoccupatevi, se non avete tanti soldi da investire potete sempre chiedere un finanziamento, ne esistono di specifici per l’e-commerce. Per maggiori informazioni sulla burocrazia (ma anche su altri aspetti legati all’e-commerce) potete iscrivervi al forum dell’Associazione Italiana Commercio Elettronico, sul quale potrete confrontarvi con esperti del settore e trovare la risposta alle vostre domande.  

Chiaramente, prima di avviare la vostra attività di commercio online è necessario avere un sito internet che sia predisposto per l’e-commerce. Potete rivolgervi a un webmaster oppure, se avete un minimo di conoscenza di internet, ci sono dei programmi grazie ai quali è possibile realizzare un sito di e-commerce in maniera abbastanza facile. Uno di questi è ad esempio Joomla, un software gratuito e open source per la realizzazione di siti internet. 
Ma quando si apre un negozio online, non basta soltanto avere un sito su cui vendere, è necessario che questo sito si posizioni bene nei motori di ricerca per essere facilmente rintracciabile dagli utenti che cercano determinati prodotti. Per dare visibilità a un sito, per farlo apparire ai primi posti nei risultati di ricerca dei motori  è necessario conoscere e padroneggiare le tecniche di Seo (ottimizzazione per i motori di ricerca): ci sono dei corsi per impararle, come ad esempio il corso Seo online, organizzato da Roma Explorer, che grazie a un approccio orientato verso la pratica e agli insegnamenti di professionisti del web potrà esservi di aiuto per capire come promuovere il vostro sito online.  
 
Se volete invece non volete gestire un sito da soli, potete sempre aprire un negozio online su Ebay: in questo modo sarete inseriti nel contesto di un sito molto importante e con tantissimi utenti già registrati e fidelizzati. 

Impresa individuale: costituzione e avvio

Volete sapere tutto sull’impresa individuale? Volete aprire un’impresa individuale ma non sapete da dove partire? Ecco una guida sintetica sulla costituzione dell’impresa individuale, sulla forma giuridica, sui requisiti, sulle responsabilità. Vi segnaliamo inoltre i link ai siti e portali web che possono essere un valido sostegno per chi ricerca informazioni sull’impresa individuale.
Si può parlare di impresa individuale quando il soggetto giuridico è una persona fisica che risponde coi propri beni delle eventuali mancanze dell'impresa: in tal caso non c'è un'autonomia patrimoniale dell'impresa e se questa viene dichiarata fallita, anche l'imprenditore fallisce. Sono concettualmente simili all'impresa individuale quella familiare (formata al 51% dal capofamiglia e al 49% dai suoi familiari, con una parentela non superiore al 2º grado) e quella coniugale (formata solo da marito e moglie). D’altra parte però aprire un’impresa individuale è la forma più semplice e che comporta i costi minori: attribuzione di partita Iva, iscrizione al Registro delle Imprese e ulteriori registri richiesti dalla tipologia di attività. Gli obblighi fiscali sono invece  relativi all'IVA, all'IRPEF e all'IRAP. I contributi previdenziali INPS incidono per un 17% sul reddito con un minimale di 1.800 euro

In sintesi, per la costituzione di un’ impresa individuale è necessario:
•    richiedere eventuali licenze o autorizzazioni amministrative, sanitarie, ecc.
•    denuncia all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall'inizio dell'attività
•    iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della provincia in cui ha la sede legale
•    iscriversi all'INPS  
•    eventualmente iscriversi all'INAIL 

Vediamo ora alcune risorse web a cui fare riferimento nel caso si voglia aprire un’impresa individuale o saperne di più a riguardo. Sul sito della Camera di Commercio di Roma, ad esempio, sono presenti le procedure per l’iscrizione, oltre che la modulistica utile alla presentazione della domanda. E’ bene precisare che dal 1 Aprile 2010 è divenuta obbligatoria la Comunicazione Unica (ComUnica) per la nascita dell’impresa da presentare all'Ufficio del Registro Imprese, sia per le ditte individuali che per le imprese costituite in forma societaria. Tale procedura consente alle imprese la presentazione in formato digitale, per via telematica, delle domande di iscrizione, variazione e cessazione contemporaneamente al Registro Imprese, Inps, Inail e Agenzia delle entrate. Oppure potete consultare il portale Impresa.Gov, il portale italiano al servizio delle imprese, una sorta di di "sportello virtuale" che ha l'obiettivo di semplificare il rapporto con gli utenti. Tutti coloro che vogliono ottenere maggiori informazioni o chiarimenti sulle tematiche che riguardano l’impresa individuale possono fare riferimento al contenitore web. 

Avviare un’impresa Spa: procedure e adempimenti


Cosa comporta avviare un’impresa Spa? Come procedere con l’atto costitutivo di una società per azioni e i relativi adempimenti? Vi forniamo una guida sullo start di un’impresa Spa, dall’attribuzione del codice fiscale, al Registro delle Imprese, agli adempimenti Inps e Inail. L’iter burocratico per l’avvio di un’impresa Spa.

Una volta scelto di avviare un’impresa Spa, quali sono le procedure da seguire? Qui di seguito vi forniamo una breve guida sull’avvio dell’impresa Spa, procedendo con ordine. Cominciamo col dire che l’impresa Spa, ovvero società per azioni, è la società di più ampie dimensioni. I soci sono responsabili limitatamente e in modo proporzionale al capitale che ciascuno di loro ha sottoscritto. Il capitale totale deve essere in misura non inferiore a 120.000 euro. L’impresa Spa, in sintesi, può emettere obbligazioni, accedere alla quotazione dei titoli emessi e può investire in azioni proprie.

Atto Costitutivo Società per Azioni - A seguito della costituzione dell’Impresa Spa il notaio presenta, esclusivamente per via telematica, la Comunicazione Unica (ComUnica) al Registro delle Imprese competente.
L’atto consente di: 
- richiedere l’attribuzione del codice fiscale o partita Iva all’Agenzia delle Entrate
- iscrivere o modificare l’impresa nel Registro delle Imprese o all’Albo delle Imprese Artigiane
- assolvere gli adempimenti Inps ai fini previdenziali
- assolvere gli adempimenti Inail ai fini assicurativi.

Attribuzione Partita Iva – la partita Iva dell’Impresa Spa Va richiesta all’Agenzia delle Entrate insieme alla presentazione della domanda di iscrizione al Registro delle Imprese, mediante la compilazione degli appositi moduli informatici contenuti nel software ComUnica. 

Impresa Spa e Inail - L’Inail gestisce una forma assicurativa obbligatoria per tutelare i lavoratori dal rischio di possibili infortuni sul lavoro o malattie professionali. L’obbligo assicurativo è dunque previsto per tutte le attività definite dalla legge come rischiose. 

Impresa Spa e Inps - L’iscrizione dei soci e dei collaboratori all’Inps avviene contestualmente alla comunicazione dell’inizio dell’attività al Registro Imprese, mediante la compilazione del riquadro AC contenuto negli appositi moduli informatici del software ComUnica.

Impresa Spa e Albo Imprese Artigiane
 - Entro 20 giorni dalla costituzione della società, il notaio deve chiedere l’iscrizione all’Ufficio del Registro delle Imprese, tenuto presso la Camera di Commercio, mediante la compilazione degli appositi moduli informatici contenuti nel software ComUnica. 

Impresa Spa e contabilità -  Le società di capitali sono obbligate ad adottare, ai fini fiscali, la contabilità ordinaria:
   1. libro giornale
   2. libro degli inventari
   3. libro mastro
   4. scritture di magazzino
   5. registro dei beni ammortizzabili
   6. libri sociali 

Come aprire un ristorante


La cucina è una passione per molti e alcuni vogliono fare di questa passione una vera e propria professione: non solo i cuochi, ma anche chi desidera aprire un ristorante. Come per tutte le attività imprenditoriali, chi vuole aprire un ristorante deve prima di tutto affrontare l’aspetto pratico della questione, informandosi sulle norme da seguire e sugli adempimenti da assolvere per avviare l’attività di ristorazione. Ecco dei consigli per chi vuole aprire un ristorante ma non sa da dove cominciare.

Aprire un ristorante: sviluppare l'idea
Aprire un ristorante richiede una grande determinazione e passione: pur essendo un settore che in Italia è sempre abbastanza vivace, è pur sempre un campo in cui la concorrenza è davvero notevole. Prima di partire e avviare l’attività di ristorazione è quindi bene sviluppare la propria idea in tutti i dettagli teorici e pratici. È necessario quindi redigere un dettagliato business plan in cui si pianificheranno tutte le fasi di avvio e gestione, si descriveranno l’idea, l’investimento iniziale previsto per l’apertura e il periodo di ammortamento, qual è il target di clienti a cui si punta e come attrarli, il menù e i prezzi. Ovviamente per descrivere l’attività nel dettaglio e in maniera realistica è bene avere esperienza nel campo e conoscere il mondo della ristorazione: se non avete queste competenze, sarà quindi meglio farvi aiutare da qualcuno che le ha, magari mettendovi in società con qualcuno del settore oppure chiedendo la consulenza di un esperto. Online potete trovare delle risorse per approfondire l’argomento business plan: ad esempio sul blog del sito Business Plan Vincente, troverete un articolo con consigli e informazioni utili per stendere il business plan di un ristorante. Elementi molto importanti da considerare quando si vuole aprire un ristorante sono: il tipo di menù che si vuole proporre (etnico, regionale, raffinato, casereccio, molte portate o pochi piatti, ecc.), il luogo in cui lo si intende aprire (tipo di città, zona della città, concorrenza nei paraggi) e infine le eventuali operazioni di marketing per promuovere l’attività. Ricordatevi che, oltre alle tradizionali forme di pubblicità (ad esempio su giornali, radio e televisioni locali), oggi internet è una delle vetrine più promettenti per promuovere un’attività: prima di tutto dovrete realizzare un buon sito per il vostro ristorante e preoccuparvi di posizionarlo bene nei motori di ricerca, poi potrete esplorare i vantaggi dei social network, dei forum e dei siti specializzati nel settore. Per questo potete rivolgervi a specialisti oppure tentare voi stessi, magari informandovi su uno dei tanti siti e blog che trattano l’argomento, come ad esempio Comunicazione nella ristorazione.   

Aprire un ristorante: i passi da seguire
Un altro passo importante nella fase di progettazione della vostra attività è quello di recarvi presso la Confcommercio o la Confesercenti della vostra città e dichiarare la vostra intenzione di aprire un ristorante: là vi potranno aiutare indicandovi il preciso iter burocratico da seguire per avviare l’attività. Presso queste associazioni potrete anche avere un sostegno nella ricerca di finanziamenti. Altre informazioni utili le potrete ottenere rivolgendovi all’ Unione Italiana Ristoratori. 
Burocraticamente, per aprire un ristorante è necessario aprire la partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, iscriversi al REC (Registro Esercenti di Commercio), richiedere l’autorizzazione comunale e l’autorizzazione sanitaria (le cosiddette “licenze” per la somministrazione di cibo e bevande), fare la comunicazione di inizio attività al Registro delle Imprese. Per i requisiti e le norme riguardanti le licenze potete informarvi presso il Comune di appartenenza e, per quanto riguarda le norme sanitarie, presso la Asl. 

Come aprire un pub?


I pub sono locali frequentatissimi da giovani e meno giovani, sono luoghi di convivialità e socialità. Aprire un pub può essere un’opportunità di mettersi in proprio facendo un’attività gradevole, divertente, sempre a contatto con tanta gente nuova. Vediamo insieme quali sono le licenze e le autorizzazioni necessarie per aprire un pub e quali le procedure da seguire.  

Innanzitutto per aprire un pub è necessario richiedere l’apposita licenza per la somministrazione di alimenti e bevande. Attenzione perché di questa licenza esistono varie tipologie; quelle che possono interessare chi vuole aprire un pub sono sostanzialmente due: la tipologia A, che prevede anche la preparazione e somministrazione di pasti, e la tipologia B, che invece prevede la somministrazione di bevande e di prodotti di gastronomia (quella di solito richiesta dai bar). 
La licenza può essere acquistata da qualcuno che la possiede già (il costo varia in base all’esercizio, alla località e ad altri fattori) oppure la potete richiedere al Comune dove volete aprire il pub. I requisiti per ottenere la licenza sono: essere maggiorenni, aver assolto all’obbligo scolastico e aver frequentato corsi professionali delle regioni per la somministrazione di alimenti e bevande (o la scuola alberghiera) e aver superato uno specifico esame presso la Camera di Commercio. Per informazioni sui corsi che preparano all’avviamento di attività commerciali, date un’occhiata alla nostra sezione dedicata ai corsi REC. Una volta frequentato il corso e superato l’esame, chi vuole aprire un pub deve iscriversi al REC – somministrazione (ovvero il Registro Esercenti del Commercio per la somministrazione di alimenti e bevande). Ovviamente per iscriversi è bisogna essere titolari di partita Iva o aver fondato una società. 
Oltre alla licenza, è necessario avere le autorizzazioni della Asl, che dovrà controllare il locale dove intendete aprire il pub, l’attrezzatura, i bagni, e determinare se tutto è in regola o meno. Una volta ottenuta anche questa autorizzazione, ce l’avete fatta: siete riusciti ad aprire un pub.

Ovviamente, come per tutte le imprese, per aprire un pub ma soprattutto per farlo funzionare non basta avere le licenze ed essere in regola. Bisogna avere prima di tutto una buona idea, definire lo stile che si vuole dare al locale anche grazie all’arredamento e alle decorazioni. Scegliere la musica giusta. Bisogna tenere conto della concorrenza e del luogo in cui abbiamo intenzione di aprire il pub. Se cercate ispirazione, consultate il sito Mondo Birra, dove c'è un vasto elenco di pub e birrerie in tutta Italia e dove troverete anche consigli per chi vuole aprire un pub.  
Inoltre, essendo i pub locali dedicati soprattutto agli amanti della birra, la scelta delle birre da tenere è veramente fondamentale. Se non avete le idee chiare su questo punto, date un’occhiata al sito Birra.it,un portale interamente dedicato alla bionda bevanda.  

Non dimenticate che un’altra possibilità di aprire un pub è quella di aprirlo in franchising. Esistono vari marchi che permettono di farlo, uno di questi è ad esempio Jamaica Happy Pub, una catena con locali in tutta Europa. L’appoggiarsi ad una realtà già esistente sfruttando l’esperienza di marchi collaudati può dare maggiore sicurezza nell’investimento.  

Come aprire un bar?


Aprire un bar è una buona idea per mettersi in proprio, specialmente se si ha un’idea carina e originale che attiri clienti. Per chi vuole aprire un bar quindi la prima cosa è avere ben chiaro lo stile e il taglio che gli vuole dare. Ma oltre a questo è fondamentale sapere quali sono tutti i passi burocratici da affrontare. Vediamo insieme quali sono i requisiti e cosa bisogna fare per aprire un bar.

Se desiderate mettervi in proprio e vi è venuta l’idea di aprire un bar dovete essere ben informati su come farlo. Come ogni attività imprenditoriale, infatti, anche l’apertura di un bar deve seguire dei passaggi precisi. Vediamo insieme quali sono.
Innanzitutto per aprire un bar bisogna essere maggiorenni, avere un diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso professionale presso la Camera di Commercio per la somministrazione di bevande e alimenti (per chi ha il diploma di Istituto alberghiero non è necessario) al termine del quale si deve superare un esame. Questo esame serve a poter conseguire la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, che è assolutamente necessaria per chi vuole aprire un bar. Per informazioni su questi corsi, potete dare un’occhiata alla nostra selezione di corsi Rec
Una volta ottenuta la licenza, per aprire un bar è necessario aprire la partita Iva e iscrivere la propria società (o impresa individuale) presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della città dove si trova l’attività. È inoltre necessaria l’iscrizione all’Inail(l’assicurazione per il lavoro) e all’Inps. Fondamentale è anche conoscere le normative sanitarie della Asl e rispettare nel proprio locale per evitare problemi in caso di ispezioni e controlli. 

Come per tutte le attività imprenditoriali e commerciali, per aprire un bar è importante avere le idee chiare e, prima di lanciarsi nell’impresa, fare un piano di previsione dei costi, delle spese, delle entrate e dei guadagni previsti, ma anche delle strategie di marketing e promozione della propria attività e dell’immagine che vogliamo dare ad essa. Per questo può essere utile, prima di aprire un bar, fare un business plan, ovvero uno piano strategico in cui inserire tutti i dettagli sull’attività che si intende avviare. Per fare questo, è anche importante aver presente come funziona il settore, specialmente nel luogo dove si vuole aprire il bar. Per informazioni utili potete consultare il sito della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove spesso vengono pubblicati rapporti di settore con dati, stime e previsioni sull’andamento del mercato. Altre risorse interessanti sul web per chi vuole avviare questa attività sono il sito Aprire un bar, dove esperti consigliano e informano. Anche suBar.it, il portale dei bar, potete trovare non solo informazioni utili ma anche idee carine su come allestire, arredare e organizzare il vostro locale. Infine, se non voltete fare tutto da soli, ci sono esperti che svolgono servizio di consulenza per aprire questo tipo di attività: ad esempio Filippo Sem che offre la sua consulenza in tutta Italia per chi vuole aprire un bar.  

domenica 30 ottobre 2011

Registrazione delle imprese in Ucraina

Registrazione delle imprese in Ucraina dura da 1 a 15 giorni. - Registrazione delle imprese in Ucraina da parte dello Stato cancelliere funzionari dello Stato autorizzati di amministrazione del distretto, ognuno dei quali ha una stampa nominale (come un notaio). Di solito, per iniziare l'attività in Ucraina si cancella la registrazione Ltd. (LLC) o la registrazione di società privata PE (PP). La particolarità della legislazione ucraina sulla registrazione delle imprese è che i documenti costitutivi, se il ricorso alle disposizioni previste dalla impostazione predefinita, i diritti dei proprietari di business e la capacità di controllo non sono ottimali e molti momentyneobhodimo chiaramente indicato nello statuto della società per la sua registrazione.


Documenti necessari per l'iscrizione dell'impresa
  • copie dei passaporti, certificati, numero di identificazione del fondatore (s), direttori, contabili (compresi i fondatori di non residenti (persone fisiche). Se necessario, aiutare a ottenere tali certificati (o duplicato) l'assegnazione delle aliquote fiscali per identifitsatsionnogo non residenti e grazhadan Ucraina, che vivono in un'altra regione e che soggiornano temporaneamente in Kiev.
  • documenti che confermano la posizione (indirizzo giuridico) la società (se esiste)
  • la formazione del patrimonio del Fondo di legge - un elenco delle proprietà che indica il valore e l'indicazione di ciò che il fondatore di ciò che rende una proprietà in MS Word o MS Exell.
Note:
1) Direttore per la registrazione iniziale dell'impresa può essere solo un cittadino ucraino, la presenza di un commercialista - non necessariamente. In futuro, se fondatori desiderato, ora intitolato a uno straniero, è necessario ottenere un permesso per l'occupazione di registi stranieri.
2) l'ubicazione (indirizzo giuridico) dell'impresa può essere un luogo di residenza (la conferma di registrazione (Mod. № 3 di ZHEK) locali fondatore o la proprietà fondatore di proprietà o in leasing. La forma specifica dei documenti necessari per confermare la posizione dipende dalla situazione. In assenza di documenti che confermano posizione - ci aiuterà a trovare quelli della zona in questione (i cosiddetti "domicilio legale") per un costo aggiuntivo.
Informazione che deve essere segnalato per la registrazione
  • versione del nome di un'azienda
  • rn registrato a Kiev
  • distribuzione delle quote di capitale sociale (capitale) tra i fondatori
  • dimensione e la formazione della cassa pubblica (capitale)
  • principali attività previste
  • banca selezionata
  • la necessità di migliorare i livelli di protezione manufacturing''print''with
  • necessario per la fabbricazione di timbri aggiuntivi
  • telefono, specificati in documenti quali le compagnie telefoniche, ecc
Quando un cliente presenza, la sua gente
  • necessariamente al notaio al momento della firma dei documenti - i fondatori (o loro rappresentanti);
  • in banca quando si apre un conto - il regista (e altre persone di cui la carta di credito);
  • tutte le altre azioni si eseguono tramite delega