La cucina è una passione per molti e alcuni vogliono fare di questa passione una vera e propria professione: non solo i cuochi, ma anche chi desidera aprire un ristorante. Come per tutte le attività imprenditoriali, chi vuole aprire un ristorante deve prima di tutto affrontare l’aspetto pratico della questione, informandosi sulle norme da seguire e sugli adempimenti da assolvere per avviare l’attività di ristorazione. Ecco dei consigli per chi vuole aprire un ristorante ma non sa da dove cominciare.
Aprire un ristorante: sviluppare l'idea
Aprire un ristorante richiede una grande determinazione e passione: pur essendo un settore che in Italia è sempre abbastanza vivace, è pur sempre un campo in cui la concorrenza è davvero notevole. Prima di partire e avviare l’attività di ristorazione è quindi bene sviluppare la propria idea in tutti i dettagli teorici e pratici. È necessario quindi redigere un dettagliato business plan in cui si pianificheranno tutte le fasi di avvio e gestione, si descriveranno l’idea, l’investimento iniziale previsto per l’apertura e il periodo di ammortamento, qual è il target di clienti a cui si punta e come attrarli, il menù e i prezzi. Ovviamente per descrivere l’attività nel dettaglio e in maniera realistica è bene avere esperienza nel campo e conoscere il mondo della ristorazione: se non avete queste competenze, sarà quindi meglio farvi aiutare da qualcuno che le ha, magari mettendovi in società con qualcuno del settore oppure chiedendo la consulenza di un esperto. Online potete trovare delle risorse per approfondire l’argomento business plan: ad esempio sul blog del sito Business Plan Vincente, troverete un articolo con consigli e informazioni utili per stendere il business plan di un ristorante. Elementi molto importanti da considerare quando si vuole aprire un ristorante sono: il tipo di menù che si vuole proporre (etnico, regionale, raffinato, casereccio, molte portate o pochi piatti, ecc.), il luogo in cui lo si intende aprire (tipo di città, zona della città, concorrenza nei paraggi) e infine le eventuali operazioni di marketing per promuovere l’attività. Ricordatevi che, oltre alle tradizionali forme di pubblicità (ad esempio su giornali, radio e televisioni locali), oggi internet è una delle vetrine più promettenti per promuovere un’attività: prima di tutto dovrete realizzare un buon sito per il vostro ristorante e preoccuparvi di posizionarlo bene nei motori di ricerca, poi potrete esplorare i vantaggi dei social network, dei forum e dei siti specializzati nel settore. Per questo potete rivolgervi a specialisti oppure tentare voi stessi, magari informandovi su uno dei tanti siti e blog che trattano l’argomento, come ad esempio Comunicazione nella ristorazione.
Aprire un ristorante: i passi da seguire
Un altro passo importante nella fase di progettazione della vostra attività è quello di recarvi presso la Confcommercio o la Confesercenti della vostra città e dichiarare la vostra intenzione di aprire un ristorante: là vi potranno aiutare indicandovi il preciso iter burocratico da seguire per avviare l’attività. Presso queste associazioni potrete anche avere un sostegno nella ricerca di finanziamenti. Altre informazioni utili le potrete ottenere rivolgendovi all’ Unione Italiana Ristoratori.
Burocraticamente, per aprire un ristorante è necessario aprire la partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, iscriversi al REC (Registro Esercenti di Commercio), richiedere l’autorizzazione comunale e l’autorizzazione sanitaria (le cosiddette “licenze” per la somministrazione di cibo e bevande), fare la comunicazione di inizio attività al Registro delle Imprese. Per i requisiti e le norme riguardanti le licenze potete informarvi presso il Comune di appartenenza e, per quanto riguarda le norme sanitarie, presso la Asl.
Aprire un ristorante richiede una grande determinazione e passione: pur essendo un settore che in Italia è sempre abbastanza vivace, è pur sempre un campo in cui la concorrenza è davvero notevole. Prima di partire e avviare l’attività di ristorazione è quindi bene sviluppare la propria idea in tutti i dettagli teorici e pratici. È necessario quindi redigere un dettagliato business plan in cui si pianificheranno tutte le fasi di avvio e gestione, si descriveranno l’idea, l’investimento iniziale previsto per l’apertura e il periodo di ammortamento, qual è il target di clienti a cui si punta e come attrarli, il menù e i prezzi. Ovviamente per descrivere l’attività nel dettaglio e in maniera realistica è bene avere esperienza nel campo e conoscere il mondo della ristorazione: se non avete queste competenze, sarà quindi meglio farvi aiutare da qualcuno che le ha, magari mettendovi in società con qualcuno del settore oppure chiedendo la consulenza di un esperto. Online potete trovare delle risorse per approfondire l’argomento business plan: ad esempio sul blog del sito Business Plan Vincente, troverete un articolo con consigli e informazioni utili per stendere il business plan di un ristorante. Elementi molto importanti da considerare quando si vuole aprire un ristorante sono: il tipo di menù che si vuole proporre (etnico, regionale, raffinato, casereccio, molte portate o pochi piatti, ecc.), il luogo in cui lo si intende aprire (tipo di città, zona della città, concorrenza nei paraggi) e infine le eventuali operazioni di marketing per promuovere l’attività. Ricordatevi che, oltre alle tradizionali forme di pubblicità (ad esempio su giornali, radio e televisioni locali), oggi internet è una delle vetrine più promettenti per promuovere un’attività: prima di tutto dovrete realizzare un buon sito per il vostro ristorante e preoccuparvi di posizionarlo bene nei motori di ricerca, poi potrete esplorare i vantaggi dei social network, dei forum e dei siti specializzati nel settore. Per questo potete rivolgervi a specialisti oppure tentare voi stessi, magari informandovi su uno dei tanti siti e blog che trattano l’argomento, come ad esempio Comunicazione nella ristorazione.
Aprire un ristorante: i passi da seguire
Un altro passo importante nella fase di progettazione della vostra attività è quello di recarvi presso la Confcommercio o la Confesercenti della vostra città e dichiarare la vostra intenzione di aprire un ristorante: là vi potranno aiutare indicandovi il preciso iter burocratico da seguire per avviare l’attività. Presso queste associazioni potrete anche avere un sostegno nella ricerca di finanziamenti. Altre informazioni utili le potrete ottenere rivolgendovi all’ Unione Italiana Ristoratori.
Burocraticamente, per aprire un ristorante è necessario aprire la partita Iva, iscriversi al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, iscriversi al REC (Registro Esercenti di Commercio), richiedere l’autorizzazione comunale e l’autorizzazione sanitaria (le cosiddette “licenze” per la somministrazione di cibo e bevande), fare la comunicazione di inizio attività al Registro delle Imprese. Per i requisiti e le norme riguardanti le licenze potete informarvi presso il Comune di appartenenza e, per quanto riguarda le norme sanitarie, presso la Asl.
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