Aprire un bar è una buona idea per mettersi in proprio, specialmente se si ha un’idea carina e originale che attiri clienti. Per chi vuole aprire un bar quindi la prima cosa è avere ben chiaro lo stile e il taglio che gli vuole dare. Ma oltre a questo è fondamentale sapere quali sono tutti i passi burocratici da affrontare. Vediamo insieme quali sono i requisiti e cosa bisogna fare per aprire un bar.
Se desiderate mettervi in proprio e vi è venuta l’idea di aprire un bar dovete essere ben informati su come farlo. Come ogni attività imprenditoriale, infatti, anche l’apertura di un bar deve seguire dei passaggi precisi. Vediamo insieme quali sono.
Innanzitutto per aprire un bar bisogna essere maggiorenni, avere un diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso professionale presso la Camera di Commercio per la somministrazione di bevande e alimenti (per chi ha il diploma di Istituto alberghiero non è necessario) al termine del quale si deve superare un esame. Questo esame serve a poter conseguire la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, che è assolutamente necessaria per chi vuole aprire un bar. Per informazioni su questi corsi, potete dare un’occhiata alla nostra selezione di corsi Rec.
Una volta ottenuta la licenza, per aprire un bar è necessario aprire la partita Iva e iscrivere la propria società (o impresa individuale) presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della città dove si trova l’attività. È inoltre necessaria l’iscrizione all’Inail(l’assicurazione per il lavoro) e all’Inps. Fondamentale è anche conoscere le normative sanitarie della Asl e rispettare nel proprio locale per evitare problemi in caso di ispezioni e controlli.
Come per tutte le attività imprenditoriali e commerciali, per aprire un bar è importante avere le idee chiare e, prima di lanciarsi nell’impresa, fare un piano di previsione dei costi, delle spese, delle entrate e dei guadagni previsti, ma anche delle strategie di marketing e promozione della propria attività e dell’immagine che vogliamo dare ad essa. Per questo può essere utile, prima di aprire un bar, fare un business plan, ovvero uno piano strategico in cui inserire tutti i dettagli sull’attività che si intende avviare. Per fare questo, è anche importante aver presente come funziona il settore, specialmente nel luogo dove si vuole aprire il bar. Per informazioni utili potete consultare il sito della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove spesso vengono pubblicati rapporti di settore con dati, stime e previsioni sull’andamento del mercato. Altre risorse interessanti sul web per chi vuole avviare questa attività sono il sito Aprire un bar, dove esperti consigliano e informano. Anche suBar.it, il portale dei bar, potete trovare non solo informazioni utili ma anche idee carine su come allestire, arredare e organizzare il vostro locale. Infine, se non voltete fare tutto da soli, ci sono esperti che svolgono servizio di consulenza per aprire questo tipo di attività: ad esempio Filippo Sem che offre la sua consulenza in tutta Italia per chi vuole aprire un bar.
Innanzitutto per aprire un bar bisogna essere maggiorenni, avere un diploma di scuola superiore e aver frequentato un corso professionale presso la Camera di Commercio per la somministrazione di bevande e alimenti (per chi ha il diploma di Istituto alberghiero non è necessario) al termine del quale si deve superare un esame. Questo esame serve a poter conseguire la licenza per la somministrazione di bevande e alimenti, che è assolutamente necessaria per chi vuole aprire un bar. Per informazioni su questi corsi, potete dare un’occhiata alla nostra selezione di corsi Rec.
Una volta ottenuta la licenza, per aprire un bar è necessario aprire la partita Iva e iscrivere la propria società (o impresa individuale) presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio della città dove si trova l’attività. È inoltre necessaria l’iscrizione all’Inail(l’assicurazione per il lavoro) e all’Inps. Fondamentale è anche conoscere le normative sanitarie della Asl e rispettare nel proprio locale per evitare problemi in caso di ispezioni e controlli.
Come per tutte le attività imprenditoriali e commerciali, per aprire un bar è importante avere le idee chiare e, prima di lanciarsi nell’impresa, fare un piano di previsione dei costi, delle spese, delle entrate e dei guadagni previsti, ma anche delle strategie di marketing e promozione della propria attività e dell’immagine che vogliamo dare ad essa. Per questo può essere utile, prima di aprire un bar, fare un business plan, ovvero uno piano strategico in cui inserire tutti i dettagli sull’attività che si intende avviare. Per fare questo, è anche importante aver presente come funziona il settore, specialmente nel luogo dove si vuole aprire il bar. Per informazioni utili potete consultare il sito della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, dove spesso vengono pubblicati rapporti di settore con dati, stime e previsioni sull’andamento del mercato. Altre risorse interessanti sul web per chi vuole avviare questa attività sono il sito Aprire un bar, dove esperti consigliano e informano. Anche suBar.it, il portale dei bar, potete trovare non solo informazioni utili ma anche idee carine su come allestire, arredare e organizzare il vostro locale. Infine, se non voltete fare tutto da soli, ci sono esperti che svolgono servizio di consulenza per aprire questo tipo di attività: ad esempio Filippo Sem che offre la sua consulenza in tutta Italia per chi vuole aprire un bar.
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