domenica 30 ottobre 2011

Registrazione delle imprese in Ucraina

Registrazione delle imprese in Ucraina dura da 1 a 15 giorni. - Registrazione delle imprese in Ucraina da parte dello Stato cancelliere funzionari dello Stato autorizzati di amministrazione del distretto, ognuno dei quali ha una stampa nominale (come un notaio). Di solito, per iniziare l'attività in Ucraina si cancella la registrazione Ltd. (LLC) o la registrazione di società privata PE (PP). La particolarità della legislazione ucraina sulla registrazione delle imprese è che i documenti costitutivi, se il ricorso alle disposizioni previste dalla impostazione predefinita, i diritti dei proprietari di business e la capacità di controllo non sono ottimali e molti momentyneobhodimo chiaramente indicato nello statuto della società per la sua registrazione.


Documenti necessari per l'iscrizione dell'impresa
  • copie dei passaporti, certificati, numero di identificazione del fondatore (s), direttori, contabili (compresi i fondatori di non residenti (persone fisiche). Se necessario, aiutare a ottenere tali certificati (o duplicato) l'assegnazione delle aliquote fiscali per identifitsatsionnogo non residenti e grazhadan Ucraina, che vivono in un'altra regione e che soggiornano temporaneamente in Kiev.
  • documenti che confermano la posizione (indirizzo giuridico) la società (se esiste)
  • la formazione del patrimonio del Fondo di legge - un elenco delle proprietà che indica il valore e l'indicazione di ciò che il fondatore di ciò che rende una proprietà in MS Word o MS Exell.
Note:
1) Direttore per la registrazione iniziale dell'impresa può essere solo un cittadino ucraino, la presenza di un commercialista - non necessariamente. In futuro, se fondatori desiderato, ora intitolato a uno straniero, è necessario ottenere un permesso per l'occupazione di registi stranieri.
2) l'ubicazione (indirizzo giuridico) dell'impresa può essere un luogo di residenza (la conferma di registrazione (Mod. № 3 di ZHEK) locali fondatore o la proprietà fondatore di proprietà o in leasing. La forma specifica dei documenti necessari per confermare la posizione dipende dalla situazione. In assenza di documenti che confermano posizione - ci aiuterà a trovare quelli della zona in questione (i cosiddetti "domicilio legale") per un costo aggiuntivo.
Informazione che deve essere segnalato per la registrazione
  • versione del nome di un'azienda
  • rn registrato a Kiev
  • distribuzione delle quote di capitale sociale (capitale) tra i fondatori
  • dimensione e la formazione della cassa pubblica (capitale)
  • principali attività previste
  • banca selezionata
  • la necessità di migliorare i livelli di protezione manufacturing''print''with
  • necessario per la fabbricazione di timbri aggiuntivi
  • telefono, specificati in documenti quali le compagnie telefoniche, ecc
Quando un cliente presenza, la sua gente
  • necessariamente al notaio al momento della firma dei documenti - i fondatori (o loro rappresentanti);
  • in banca quando si apre un conto - il regista (e altre persone di cui la carta di credito);
  • tutte le altre azioni si eseguono tramite delega

Agenzia delle Dogane Ucraina


Il documento idoneo ad attestare la definitiva importazione della merce in territorio ucraino, ai sensi dell'art.17 del Reg. Ce 612/2009, è la dichiarazione doganale - tipo Dau - (UAD).
Esso deve contenere l'indicazione del pagamento dei dazi doganali, tutti gli elementi che possano far ricondurre il documento citato all'esportazione effettuata (codice doganale coincidente per le prime sei cifre o descrizione della merce compatibile con quanto dichiarato sulla dichiarazione doganale italiana, identità del mezzo di trasporto con quanto riportato sulla dichiarazione doganale italiana, numero colli e peso lordo/netto della merce ecc.) e deve essere debitamente timbrato e firmato dalla locale autorità doganale.
Si fa presente che il SAISA può richiedere una traduzione giurata nei casi in cui ritenga di dover chiarire alcuni aspetti riscontrati nel documento (ad esempio annotazioni apposte dall'autorità ucraina sul documento o eventuale traduzione della descrizione del prodotto importato nei casi dubbi); la traduzione deve essere integrale, completa dei timbri apposti sul documento, e deve essere effettuata da un traduttore ufficiale, riconosciuto dalle competenti autorità giudiziarie italiane, il quale deve anche asseverare esplicitamente di aver fedelmente tradotto integralmente il documento. I fogli che compongono la traduzione devono essere legati tra loro con timbro di congiunzione della autorità competente per territorio, e devono a loro volta essere legati al documento estero sottoposto a traduzione.
Il documento può essere prodotto in originale o copia conforme all'originale.
La conformità all'originale può essere attestata nei modi previsti dal Reg. Ce 612/2009 e segnatamente:
  • dall'autorità doganale dell'Ucraina; l'attestazione della conformità all'originale della dichiarazione doganale ucraina deve contenere il timbro ovale della locale dogana e data e nome dell'operatore doganale;
  • dall'ICE;
  • da consolati o ambasciate di paesi aderenti all'Unione Europea;
  • dalla locale autorità notarile; a tal proposito si fa presente che la conformità all'originale è idonea solo se viene accompagnata da una ulteriore legalizzazione da parte dell'ambasciata d'Italia a Kiev;
  • dall'Ufficio notarile del Ministero di Giustizia ucraino.

sabato 29 ottobre 2011

Ricette Halloween


Mano di carne con cipolle, sottilette e ketchup



Realizzate un polpettone di carne (avendo cura di fare un impasto ben compatto). Dopo che avrete amalgamato tutti gli ingredienti, spianate il composto ottenendo un disco alto 3/4 cm e largo una ventina. Poggiatevi la vostra mano sopra e scontornate il tutto (tenete da parte la carne eliminata che può sempre servire). Prendete una cipolla, affettatela di lato e mettete le fettine di cipolla a formare le unghie. Infilate anche mezza cipolla nel polso, in modo che vedendo la mano dal retro dia l’impressione di un osso in sezione. Con delle sottilettericoprite la mano.

Passate tutto in forno preriscaldato a 200 gradi per 45 minuti. Togliete dal forno e sistemate la mano su un letto di purè di patate. Versate delle gocce di ketchup intorno al polso, a mo’ di sangue.

Salatini spaventosi


Prima di cena un mostruoso aperitivo, da accompagnare con dei deliziosi cocktail. Per i salatini usate un rotolo di pasta da pane (o da focaccia) di quelli che vendono nel banco frigo. Ritagliate dei bastoncini lunghi circa 8 cm e a ognuna delle due estremità aggiungete due palline, in modo da ottenere la forma di un osso. Cospargete dichicchi di sale grosso e cuocete a 200 gradi per circa 10/12 minuti. 

Le mummie di sfoglia

 



Fate scongelare la pasta sfoglia a temperatura ambiente, nel frattempo aprite i wurstel e asciugate la gelatina che a volte si forma tra l’uno e l’altro, metteteli tutti in un piatto.

Tagliate la pasta sfoglia a striscioline sottili, devono essere tipo le bende delle mummie, quindi più le fate sottili più saranno credibili. Avvolgete queste striscioline di pasta sfoglia attorno ai wurstel lasciando una striscia scoperta da una parte. Poi mettete tutte queste mummie in una teglia foderata con 2 strati di carta da forno. Fate cuocere le mummie in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti, devono dorarsi un pò.
Quando saranno pronte, prendete la maionese e uno stuzzicadenti e disegnate gli occhi e la bocca. La maionese potete sostituirla anche con la senape, se i vostri invitati sono adulti.


Tagliolini stregati nel peperone

Accendete il forno a 250°C; lavate ed asciugate due peperoni rossi quindi foderate una teglia con carta forno , adagiatevi i peperoni e infornate per 30 minuti, fino a che la pelle si sarà arrostita e comincerà a staccarsi.

 Quando i peperoni saranno pronti, estraeteli dal forno e chiudeteli in un sacchetto di plastica: lasciateli sudare fino a che non saranno diventati tiepidi, quindi estraeteli e spellateli. La pelle verrà via agevolmente; togliete il picciolo, apriteli e togliete tutti i semi e i filamenti interni, quindi mettete i filetti di peperone ottenuti in un mixer assieme all’olio, il sale e la panna (o la ricotta).
Azionate le lame del mixer e frullate per un paio di minuti, ottenendo una crema di peperoni liscia e vellutata.
Ora passiamo a preparare i peperoni che conterranno i tagliolini; tagliate via la parte superiore dei 4peperoni, a circa ¾ di altezza, ottenendo una sorta di cappello. Con un coltellino affilato e a punta eliminate i filamenti bianchi interni e i semi, quindi intagliate tutti i peperoni formando gli occhi, il naso e la bocca.
Portate ad ebollizione una pentola contenente acqua salata e quindi immergetevi i tagliolini, che farete lessare lasciandoli al dente. Quando la pasta sarà cotta, scolatela e buttatela in una padella nella quale aggiungerete la salsa di peperoni e qualche stellina (o altra sagoma) di peperone giallo e rosso ricavata con un piccolo tagliapasta; fate saltare qualche secondo la pasta e poi riempite i 4 peperoniprecedentemente intagliati che sistemerete su 4 piatti.
Finite la preparazione disponendo la restante pasta tutta intorno alla base dei peperoni. Poggiate ogni coperchio sul proprio peperone, guarnendolo con delle foglie di basilico. 
Buon Halloween! 
http://ricette.giallozafferano.it/Tagliolini-stregati-nel-peperone.html




Video: come intagliare la zucca di Halloween


Tra le tradizioni di Halloween quella della zucca intagliata è senz’altro la più divertente.
Come si fa a intagliare una zucca perfetta? Quali sono i segreti del taglio della zucca? Come si fa a far assumere alla zucca di Halloween la tipica espressione da ghigno beffardo? Ecco tre video per chi vuole cimentarsi nella nobile arte del taglio della zucca di Halloween.

Video facile: in 7 minuti un eccellente e veloce taglio di zucca


Trucco Halloween


Trucco gotico Halloween: Gothic Make Up


Trucco donna vampiro Halloween: sexy o paurosa


Trucco gatta Halloween: il make up della donna gatto


giovedì 27 ottobre 2011

IVA IN UCRAINA da 01.01.2015 - 17%


L’imposta sul valore aggiunto in Ucraina è disciplinata dalla legge del 1997 e successive modifiche; ulteriori

modifiche sono applicabili nelle finanziarie di ogni anno.
La normativa  prevede un trattamento uguale sia per le attività produttive che per quelle commerciali: l’IVA
dovuta al fisco è calcolata sulla differenza tra l’IVA incassata dalle vendite e l’IVA pagata sugli acquisti. Tutti
i ricavi (derivanti dalla fornitura di beni, servizi o da prestazioni d’opera) sono soggetti all’IVA, comprese le
importazioni. L’IVA si presume come incassata o alla data della fornitura o a quella in cui il pagamento è
stato ricevuto, in funzione di quale delle due operazioni sia avvenuta per prima. A partire dal 2008 è vietata
l’emissione di promissory notes; pertanto l’IVA dovrà essere sempre pagata con denaro.
In tema di IVA la legge fa distinzione tra quattro tipi di operazioni:

  • operazioni soggette all’aliquota ordinaria IVA del 20%: di regola riguarda la fornitura di beni e servizi, salvo le eccezioni sotto riportate; da 01.01.2015 - 17% 
  • operazioni non soggette ad IVA o non imponibili: principalmente sono le operazioni riferite all’export di beni e servizi; 
  • canoni leasing, canoni di locazione, premi assicurativi, la maggior parte dei servizi bancari, operazioni di borsa, ecc.; 
  • altre operazioni esenti da IVA come: servizi educativi, culturali e artistici, ospedalieri, servizi collegati alla privatizzazione ed alcuni servizi nel settore dei mass media. 
Generalmente, sono considerati soggetti ad IVA: 

  • le persone fisiche e giuridiche che abbiano avuto, in un periodo di 12 mesi, un volume di affari ai fini IVA, superiore a 300.000 UAH (ca. 29.382,95 Euro); 
  • gli importatori di beni, servizi o prestazioni di lavoro; 
  • le persone fisiche e giuridiche che svolgano attività di commercio in contanti, indipendentemente dal volume d’affari; 
  • i venditori di merce via internet sul territorio ucraino debbono essere registrati ai fini IVA indipendentemente dal loro volume di affari. 
Ogni soggetto che rientri in una delle categorie soggette ad IVA, deve registrarsi ai fini IVA presso il locale ufficio imposte. Tale obbligo vale sia per i soggetti ucraini che per gli stranieri, nel caso in cui svolgano attività commerciale o produttiva in Ucraina. Inoltre, la legge prevede che un contraente non residente e non registrato ai fini IVA in Ucraina si avvalga di un soggetto residente sostituto d’imposta ucraino  per adempiere agli obblighi derivanti dall’attività svolta ai fini degli adempimenti IVA; così, il contribuente ucraino dovrà incassare e versare poi l’IVA allo Stato per conto del soggetto non residente. Alcune agevolazioni o eccezioni possono essere applicate a determinate categorie o settori, come quello agricolo. L’IVA a debito relativa ai prodotti agricoli potrà essere facilmente recuperata o convertita in acconto sulle imposte dirette. 

Quali sono le aliquote IVA applicate alla cessione di beni ed alla prestazione di servizi e quali le eventuali esenzioni

In Ucraina l’importazione di merci è soggetta ad IVA del 20%, e la stessa aliquota si applica in generale ad ogni servizio prestato sia all’interno che dall’estero verso il Paese. Nel caso in cui un non-residente presti un servizio in Ucraina e sia considerato come collegato ad un’impresa Ucraina, l’IVA è calcolata in base al valore del contratto, se non è manifestamente al di sotto del prezzo di mercato. Ai fini dell’applicazione dell’aliquota, il valore imponibile è considerato il prezzo di vendita della merce, ad esclusione dell’IVA, compresa la accisa, quando applicabile. Nel caso di importazioni, il valore imponibile comprende le altre imposte doganali. Qualora un soggetto sostituto d’imposta in Ucraina concluda forniture imponibili  ed esenti, viene applicata una regola di tassazione pro-rata per stabilire l’IVA deducibile.Viene applicata l’IVA dello 0% in caso di vendita all’estero di beni prodotti in Ucraina, in caso di trasporto di passeggeri ed in caso di vendita di merce trasportata via cargo fuori dai confini dell’Ucraina attraverso un check-point ucraino. Perché un bene possa essere considerato “esportato” e, conseguentemente, non essere soggetto ad IVA, deve passare fisicamente le frontiere doganali dell’Ucraina. A tale proposito è  necessario poterne fornire prova documentale. Per poter usufruire dell’esenzione IVA per servizi “esportati”, devono sussistere due condizioni: la prima richiede che l’utilizzatore sia un non-residente, la seconda che il servizio stesso venga utilizzato all’estero. Viene  applicata l’IVA dello 0% anche in caso di transazioni coinvolgenti beni (lavori, servizi) che servono per sostenere missioni diplomatiche, uffici consolari, o rappresentanze di organizzazioni internazionali di stanza in Ucraina. L’IVA può essere detratta a condizione che i beni o servizi, relativi, siano deducibili ai fini del calcolo del reddito per attività imprenditoriali o, nel caso di immobilizzi, siano ammortizzabili. L’IVA corrisposta sulle normali spese di gestione può essere portata in detrazione o esserne chiesto il rimborso (ma non in caso di acquisti per operazioni esenti oppure acquisti per operazioni, che, a norma del diritto fiscale societario, non sono deducibili ai fini del reddito societario).  Per potere usare il credito IVA o chiedere un rimborso, nel 2008 sono state introdotte le seguenti modifiche: 
  • è possibile utilizzare l’IVA a credito per periodi  già chiusi; precedentemente era possibile avere la detrazione dell’IVA solo per l’importo di cui si era a debito nel periodo di dichiarazione dell’imposta;  
  • per le società che non hanno almeno 12 mesi di vita (dal momento della registrazione) non era possibile chiedere un rimborso IVA; adesso è accettabile purché si tratti di IVA applicata sull’acquisto di immobili (questa procedura non è stata ancora implementata); 
  • per le società non operative che hanno un credito maggiore delle imposte che devono pagare, è consentito l’utilizzo del rimborso per acquistare proprietà immobiliare; 
  • inoltre la risoluzione 838-p d.d. 17.07.2009 prevede che i contribuenti possano “aggiustare” eventuali scostamenti nella dichiarazione IVA per un periodo massimo di due mesi dalla data di deposito della dichiarazione. Se la correzione viene effettuata per più del 10% del totale di IVA a credito o a debito, l’ispettorato fiscale può informare le Autorità. 
Non esistono specifiche regole di esenzione parziale dall’IVA. I contribuenti che pongano in essere solo operazioni soggette ad IVA potranno portare in deduzione l’IVA sugli acquisti mentre coloro che porranno in essere solo operazioni esenti non lo potranno fare. Le operazioni esenti IVA sono: 
  • emissione, piazzamento e vendita di titoli; 
  • gli interessi derivanti dai contratti di leasing purché essi non superino il doppio del tasso di 
  • rifinanziamento della Banca Centrale Ucraina; 
  • il trasferimento di proprietà pignorata in seguito  ad un contratto di finanziamento e la restituzione 
  • dopo il periodo di pegno; 
  • la fornitura di servizi assicurativi e riassicurativi; 
  • donazioni, se i beni oggetto di donazione sono importati nel territorio ucraino come donazione 
  • caritatevole per un periodo non inferiore ai 12 mesi di calendario, in conformità con la lista adottata di 
  • volta in volta dal Consiglio dei Ministri; 
  • vendita di beni provenienti da organizzazioni ucraine di disabili; 
  • vendita e trasporto di attrezzatura, materiale di ricerca proveniente da organizzazioni di ricerca, che 
  • serve per soddisfare i bisogni dell’istituzione che ha acquistato i beni;  
  • la fornitura di alcuni medicinali (soggetti a certificazione e licenza); 
  • prestazione di servizi medici; 
  • omogeneizzati e prodotti alimentari per neonati prodotti nel territorio dell’Ucraina; 
  • servizi formativi/ bancari/ assicurativi; 
  • vendita di appezzamenti di terreno; 
  • importazione di gas naturale. 

TASSE E IMPOSTE IN UCRAINA


Oggi il sistema fiscale ucraino comprende i seguenti tipi di tasse ed imposte dirette ed indirette:

  • imposta sul valore aggiunto: 20%     
  • imposta sul reddito delle persone giuridiche:  25%    
  • imposta sul reddito delle persone fisiche:  15% 
  • tassa sulla proprietà:  da 1% a 15%  
  • imposta ecologica:  0,5% 
  • imposte locali (imposta sulla pubblicità a lungo termine; per l’esposizione pubblicitaria solo una volta; 
  • tassa di parcheggio): da 0,1% a 3% 
  • imposta sulla terra:  0,45% 
  • altre imposte pagate al fondo pensioni dello Stato (compravendita di valuta; per acquisto di macchine;
  • per la vendita di gioielli e oggetti preziosi; per la vendita di tabacco prodotto in Ucraina; per acquisto di immobili) :  da 1,5% a 6% 
  • accise:  (a partire da 0,15 Euro per gli alcolici)


ESPORTAZIONE VINO IN UCRAINA



DOCUMENTI ESPORTAZIONE

- FATTURA EXPORT
- DICHIARAZIONE DOGANALE
- DOCUMENTI DI TRASPORTO

PACKING LIST


- CERTIFICATO DI ORIGINЕ -  viene rilasciato in paese – esportatore
- CERTIFICATI DI ANALISI -  Per importare il vino in Ucraina deve essere ottenuto il certificato ucraino            presso l’Organo statale incaricato - DERZHSTANDART
- ETICHETTATURA DEL VINO - In lingua ucraina secondo la legge dell’Ucraina “Sulla qualità e sulla sicurezza dei generi alimentari” del 23.12.97 n. 711/97-VR (articolo 38) e la legge “Sul regolamento statale del commercio di bevande alcoliche” del 19.12.95 n. 481/95-VR (articolo 11)

DOCUMENTI DI IMPORTAZIONE

- DICHIARAZIONE DOGANALE DI IMPORTAZIONE
- DOCUMENTI DI SPEDIZIONE ALL’IMPORTAZIONE
  •  Fattura (invoice); 
  • Contratto: secondo la normativa ucraina (in particolare “la Legge sull’attivita’ economica con l’estero”, capitolo 6), il contratto e’ obbligatorio per l’importazione di merce.

DAZI E ALTRE IMPOSTE A CARICO IMPORTATORE NEL PAESE

0,3 Euro per 1 litro + accisa 0,001 Euro per 1 litro + il 20% IVA (viene applicata per la somma di costo
doganale della merce + dazio + accisa)

ALTRI EVENTUALI DOCUMENTI NECESSARI SECONDO IL PAESE IMPORTATORE

Secondo la Legge ucraina “Sul regolamento della produzione e del commercio di bevande alcoliche” del
17.11.2006 n. 374-V, per importare in Ucraina bevande alcoliche bisogna ottenere una licenza presso l’Organo incaricato dal Gabinetto dei Ministri dell’Ucraina che costa di UAH 780 / anno (Euro 80 circa) ed una licenza per effettuare la commercializzazione all’ingrosso di questo tipo di merce di UAH 500000 / anno (Euro 50000
circa).

www.ice.gov.it


lunedì 17 ottobre 2011

Natale secondo la tradizione ucraina


Il Natale inizia la sera del 6 Gennaio Con il “koliada”, che è un antico rituale di canti natalizi. La sera del 6 gennaio, la vigilia, si usa preparare una cena a base di verdure o pesce, il piatto nazionale che non mancherà su nessuna tavola è il “Kutia” , che consiste in una pietanza preparata con grano e miele, uva secca, nocci ed altro.Secondo l’antica tradizione sotto la tovaglia si mette un ciuffo di paglia come quella della culla in cui dormiva bambino Gesu’.
Ogni famiglia sarà tutta riunita e dopo cena si intonano i canti natalizi del “Koliada”. Poi i ragazzi si riuniscono e vanno casa per casa per cantare le canzoni di Natale, dopo i convenevoli saluti e auguri. I padroni di casa ringraziano offrendo dolcini o soldi. Tra la cena, i canti e la gioia di stare insieme si attende la Divina Liturgia di mezzanotte.
Da noi in Ucraini non si usa preparare il presepe, ma negli ultimi tempi sono cambiate molte cose: infatti in molte case è possibile trovare un piccolo presepe.


Il 7 Gennaio E’ il Santo Natale, si va alla Liturgia e poi si festeggia con un pranzo ricco di ogni cosa. Così finisce il digiuno che ha durato per 40 giorni. Normalmente dopo la liturgia davanti la chiesa si fa il presepe vivente. Un piccolo spettacolo che raconta la storia della nascita di Gesù.
Altre festività ricorrono il 13, il 14e il 18 Gennaio. І

Іl giorno 13 è denominato ricca cena o ricca sera; le persone devono mascherarsi da animale (cavallo o capra), e qualcuno da demonio; si va casa per casa cantando canzoni, facendo scherzi o giocando. Anche in questa occasione le famiglie visitate offrono dolci o soldi, a seconda delle possibilità. In questo stesso giorno, la sera si osserva la “ricca cena”: è usanza che in tavola ci siano 12 piatti diversi. Il giorno 14 gennaio si festeggia “ San Basilio” o “vecchio Capodanno”. I bambini vanno casa per casa seminando grano sul pavimento, augurando pace, abbondanza ecc. ecc…. è importante che la prima persona che entri in casa in questo giorno sia di sesso maschile, ciò in segno di prosperità e fortuna.

Infine,il giorno 18 gennaio chiude le festività natalizie, e si chiama “vodocrestya”. Di buon mattino ci si reca a messa, dopo la quale il prete benedice l’acqua che ogni cristiano porterà a casa. Quest’acqua benedetta sarà assaggiata da ogni membro della famiglia prima di fare la prima colazione. La stessa acqua sarà usata per benedire la famiglia, la casa e gli animali.
I riti del Natale sono molto antichi e il popolo ucraino con rigorosa fedeconserva ciò che gli antenati hanno tramandato.

www.ucraini.org.ua

Natale in Ucraina

Secondo la tradizione ucraina, il Natale ("Rizdvo") si celebra durante tre giorni: il primo giorno – la Nascita di Cristo; il secondo – La festività di Santa Mariya; il terzo – di San Stefano.

Nella Vigilia di Natale si adorna l'albergo di Natale, si preparano simbolicamente i dodici piatti che verranno consumati durante la cena e nei seguenti giorni festivi.

Da moltissimo tempo il nostro popolo, con le diverse attività, crea per questo giorno una cornice di felicità, di pace, di tranquillità nella propria casa e nella coscienza. Nel giorno della Vigilia si digiuna.

Per la Santa Cena si preparano piatti senza il grasso degli animali. Obbligatoriamente si cucina un piatto di origine antiche, come simbolo del raccolto – "Kutia": si prepara del grano di frumento, aggiungendo le noci, il miele e il papavero.

Esiste una credenza popolare: gli spiriti degli antenati arrivano quella sera alla tavola della famiglia. Perché la Santa Cena è cena di tutte le generazione. Per gli assenti si lascia un piatto e una posata.

Quando in cielo comincia a brillare la prima stellina, allora tutta la famiglia si riunisce intorno alla tavola. Secondo il rito antico, il padre porta nella casa un simbolico covone di segala (si chiama "Diduch") e lo mette nell'angolo della stanza. A luce di candela sul tavolo e i lumicini dell'albero di Natale, in piedi, la famiglia prega. Per la tavola festiva, seguendo diverse interpretazioni, gran parte delle donne ucraine prepara i piatti tradizionali: "holubzi" (involtini), "varenyky"(ravioli), "borsh" con funghi, frutta cotta, ecc. La cena finisce con la preghiera e con il canto natalizio "Koliada".

Il giorno seguente, dopo la Divina Liturgia, il Natale si continua a celebrare fra i familiari in casa con solennità e in rispettoso silenzio. Inoltre, nel periodo natalizio si saluta dicendo: "Cristo e nato!" e si risponde: "Glorificatelo". Durante tutto questo tempo, in tutte le casa si sente un melodioso canto "Koliada". Lo cantano tutti, dal più piccolo al più grande. Spesso i giovani si travestono e si mascherano e vanno di casa in casa per fare gli auguri a tutti.

Il nostro popolo cantava "Koliada" nell'antichà e anche nel presente, ne esistono alcune centinaia nelle diverse regioni dell'Ucraina. I nostri costumi sono diversi e antichi. Nonostante i tanti divieti dell'epoca sovietica, nessuno è riuscito a sradicare dalla memoria del popolo ucraino l'anticha tradizione di festeggiare solennemente il Natale.

Myroslav Dumiych
www.bresciaonline.it

lunedì 10 ottobre 2011

Cucina ucraina: i blinis



I blinis, sono simili alle crepes, ma più spessi e soffici (infatti sono fatti con una pastella lievitata), e sono la base ideale su cui mangiare conserve di pesce, pesci affumicati, caviale e simili, o anche la rilette di salmone.
Ingredienti per i blinis (dosi per circa 8 blinis)

  • 1/2 litro di latte intero
  • 10 g. di lievito di birra
  • 200 g. di farina
  • 2 uova
  • 250 ml. di panna
  • 1 pizzico di sale

Aggiungete poi i tuorli d’uovo, la farina rimasta ed il pizzico di sale, mescolate bene e lasciate riposare ancora mezzora.
Preparazione
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido, unitevi metà della farina setacciata, quindi lasciate riposare il composto per un’oretta.

Unite la panna alla pastella. Montate a neve i bianchi d’uovo, ed uniteli anche loro con delicatezza alla pastella, con movimenti dall’alto in basso cercando di non smontarli. Lasciate riposare la pastella ancora venti minuti in un luogo fresco.

Preparate i blinis nel seguente modo. Versate un mestolino di pastella al centro di una padellina calda imburrata, fate cuocere il blinis da un lato, circa 1 minuto, rivoltatelo con l’aiuto di una spatola, e cuocetelo un altro minuto. I blinis devono avere un diametro tra i 10 e 15 cm. 

domenica 9 ottobre 2011

Anchora il Borsch ...la ricetta originale ucraina


Con l’inverno alle porte non c’è niente di meglio di un bel minestrone.
Il borsch è uno dei piatti tipici della cucina russa a base di carne, vegetali ed in particolare la barbabietola rossa.
Proprio quest’ultimo ingrediente conferisce al borsch il colore rossastro che lo caratterizza.
La preparazione non è semplicissima e come molte ricette russe richiede molto tempo.
Ingredienti per 4 persone
Brodo di carne
500 gr di Patate
400 gr di Cavolo Cappuccio
Olio d’oliva q.b.
1 noce di burro
1 cipolla
1 ciuffetto di prezzemolo
300 gr di Barbabietola rossa
Aceto q.b.
1 cucchiaino di Zucchero
200 gr di pomodoro a pezzettoni
2 spicchi d’aglio
20 gr di Pancetta
1 mazzetto di Prezzemolo
50 gr di Finocchio selvatico
Per prima cosa prepariamo il nostro brodo mettendo a bollire tutti gli ingredienti necessari in 2 litri di acqua :
400 gr di carne
1 Carota,
1 Cipolla
1 Sedano
1 ciuffetto di Prezzemolo
1 foglia di Alloro
1 spicchio d’Aglio
2 Chiodi di garofano
Pepe nero q.b.
1 cucchiaino di sale
Lasciateli bollire per circa 3 ore a fuoco lento, scolate gli ingredienti e riponete in frigo. Lasciate raffreddare un pò e filtrate tutto con un colino a maglie strette.
Nel brodo così ottenuto facciamo cuocere una decina di minuti le patate tagliate a dadini e il cavolo cappuccio tagliato molto finemente.
In una padella di adeguate dimensioni facciamo imbiondire in olio d’oliva e una noce di burro, 1 cipollotto tagliato finemente, 1 carota e la rapa rossa (entrambe tagliate a fiammifero). Per favorire la cottura potete aggiungere del brodo.
Spruzzate il tutto con un pò di aceto e quando questo sarà evaporato aggiungete 1 cucchiaino di zucchero.
A questo punto inserite il pomodoro a pezzettoni e lasciate cuocere un pò portando le verdure a metà cottura (una decina di minuti). Spolverizzate con una parte di prezzemolo.
Unite tutto al brodo precedentemente preparato e continuate a cuocere a fuoco lento per 15 minuti.
Pochi minuti prima che il borsh sia pronto in un mortaio pestate grossolanamente i 2 spicchi d’aglio, la pancetta, del prezzemolo e il finocchio selvatico.
Aggiungete al brodo e mescolate. A questo punto potete spegnere il fuoco e lasciare riposare una mezz’oretta il borsch.
La carne lessa va tagliata a cubetti e posta direttamente sui piatti in cui verrà versato il borsch. Servite il piatto aggiungendo un pò di smetana (panna acida) e spolverizzatelo con una parte di prezzemolo.
Varianti
Sebbene la ricetta originale non lo preveda, l’aggiunta di fagiolini dà una nota di sapore in più.
Inoltre, se volete, potrete aggiungere anche altre verdure.

Cucina ucraina: il koubiliac di salmone


Il koubiliac di salmone è una ricetta tipica della cucina ucraina e russa, una torta salata composta da due strati di pasta lievitata che racchiudono un ripieno di riso, salmone, funghi, cipolla, uova sode. Solitamente si serve con panna acida. La sua trasposizione europea prevede l’utilizzo della pasta sfoglia. Comunque sia è un secondo che data la sua consistenza può fare tranquillamente da piatto unico. Una ricetta da provare, specialmente se avete a disposizione del pesce fresco.

Ingredienti

  • Pasta sfoglia: 2 rotoli
  • Salmone: 600 gr
  • Riso: 200 gr
  • Brodo: 1 lt
  • Uova: 2
  • Funghi: 300 gr
  • Prezzemolo: q.b.
  • Scalogno: 1
  • Limone: 1
  • Vino bianco: 1 bicchiere
  • Sale: q.b.

Ricetta e preparazione

Ecco le istruzioni.
  1. Fate rassodare 3 uova, lasciatele freddare, sgusciatele e tagliatele a fette sottili. Mondate e lavate i funghi, poi tagliateli a fettine sottili; spremete il limone e versatene il succo, dopo averlo filtrato, sui funghi. Pulite il salmone eliminando la pelle e l’eventuale lisca e sciacquatelo con cura.
  2. Portate il brodo vegetale ad ebollizione, aggiungete il vino ed il salmone e lasciate cuocere per 10 minuti. Scolate il salmone con una schiumarola e, nello stesso brodo, cuocete il riso al dente. Lavate il prezzemolo e tritatelo finemente. Pulite lo scalogno e tritatelo. In una padella con l’olio fate dorare lo scalogno tritato, poi aggiungete i funghi e lasciateli cuocere finché tutta l’acqua rilasciata non sarà evaporata.
  3. Spolverizzare poco prima del fine cottura con il prezzemolo; mescolate di tanto in tanto e regolate di sale. Sminuzzate il salmone in modo da ridurlo in pezzetti (senza tritarlo). Sbattete leggermente l’uovo rimasto. Foderate il fondo di una teglia con carta da forno, poi stendete un foglio di pasta sfoglia assottigliata con un matterello.
  4. Disponete a strati il riso, il salmone sminuzzato, i funghi e le uova sode tagliate avendo cura di lasciare libero il bordo della pasta in modo da poterlo sigillare. Lavorate anche il secondo rotolo di pasta sfoglia e stendetelo sul ripieno, poi sigillate bene i bordi spennellandoli con un po’ dell’uovo sbattuto. Infornate per 20 minuti.

Consigli

Servire caldo.

Vera insalata russa!!!!


Ecco gli ingredienti per la vera insalata russa:
Piselli (vanno benissimo anche quelli di un barattolino)
3 Patate
1 cipolla piccola
1 Carota
1 petto di pollo o prosciutto/wurstel
100 gr di Mayonese
1 Cetriolino in salamoia
3 Uova
Fate bollire (separatamente ed eventualmente anche al vapore) le patate e le carote che verranno tagliate e cubetti della dimensione dei piselli. Anche il petto di pollo, una volta cotto, verrà tagliato allo stesso modo. In Russia talvolta al posto del pollo utilizzano quello che tradotto sarebbe un “salame cotto” che da noi non esiste ma che potremmo sostituirlo con dei wusterl o del prosciutto cotto.
Infine tagliamo sempre delle dimensioni dei piselli anche gli ingredienti crudi” ovvero la cipolla e i cetriolini.
Mettiamo tutti gli ingredianti fin’ora preparati in un vassoio o in quelo che sarà lo “stampo” ed infine aggiungiamo la mayonese fino a raggiungere la densità desiderata tenendo presente che nella ricetta dell’insalata russa originale questa non è eccessiva come quella che caratterizza i prodotti prefatti che si possono acquistare al supermercato.
Tagliate le uova con il tagliauovo (o il coltello in base all’effetto che ricercate) ed utilizzatele per guarnire il piatto finale che va servito freddo.
L’insalata russa è un antipasto entrato di prepotenza nelle tavole degli italiani che la consumano spesso ma soprattutto durante le festività.

INSALATA RUSSA CON LE ERBETTE AROMATICHE


Ingredienti: 800 g di patate, sbucciate e a cubetti - 400 g di pisellini freschi già sgusciati - 500 g di carote, pulite e a cubetti - 500 g di fagiolini, puliti - 500 g di zucchine, a cubetti - 125 g di maionese - 125 g di yogurt greco - sale e pepe - maggiorana, timo, menta fresca
Procedimento
  1. Cuocere separatamente a vapore tutte le verdure in pentola a pressione, seguendo i tempi di cottura indicati della scheda solitamente fornita in dotazione con tutte le pentole. Una volta cotti i fagiolini tagliarli a cubetti ed aggiungerli insieme a tutte le altre verdure.
  2. Per comodità è meglio suddividere le verdure in due ciotole grandi.
  3. Mescolare in una ciotola la maionese con lo yogurt greco e le erbette aromatiche tagliuzzate sottili. Condire le verdure con maionese e yogurt e regolare di sale e pepe.
  4. Conservare in frigo fino a poco prima della cena. Si può preparare anche il giorno prima o la mattina stessa.

la Partita Iva. Quando conviene aprirla.


Lo Stato Italiano prevede che solo i professionisti iscritti agli albi (commercialisti, avvocati, notai etc.) siano obbligati ad aprire la partita Iva: per tutti gli altri dovrebbe trattarsi di una scelta legata alla convenienza e alla voglia di mettersi in proprio .
Capita però sempre più spesso che siano gli stessi datori di lavoro a richiedere l’apertura della partita Iva e la formalizzazione del lavoro sotto forma di consulenza privata.
In questi casi specie se si è al primo lavoro il miraggio di un impiego e la possibilità concreta di iniziare a guadagnare inducono a scelte a volte precipitose se non addirittura sprovvedute.
Attenti dunque; tutte le volte che vi verrà richiesto di aprire un partita Iva sappiate che state per sobbarcarvi un onere non da poco e che soprattutto potrebbe non convenirvi affatto rispetto a differenti forme di contratto di collaborazione con cui potreste essere formalizzati.
Sappiate da subito infatti che essere possessori di Partita Iva fa lievitare notevolmente i costi fiscali rispetto allo status di collaboratori occasionali o di collaborati a contratto coordinato e continuativo.
Un possessore di partita Iva ad esempio ha l’obbligo: 1) di pagare i 2/3 del lordo di previdenza anziché 1/3 come è previsto per i cosiddetti cococo (contratti di collaborazione coordinata e continuativa); 2) di pagare per intero l’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) altrimenti a carico del committente; 3) di affidarsi necessariamente ad un commercialista per la gestione della contabilità.
Non ha senso dunque aprire la Partita Iva se non ci sono guadagni tali da giustificare i costi da sostenere.
Il discorso cambia per quanti svolgono un’attività professionale abituale, con continuità, e nella cura della promozione di nuovi clienti.
In quel caso la Partita Iva Ia sarà molto utile per avere uno status di vero e proprio consulente, per poter trattare con più clienti contemporaneamente, per potervi scaricare tute le spese di iva collegate all’esercizio del vostro lavoro.
Ma anche in questo caso fate attenzione ad esempio a svincolarvi da altre forme di contratto che come clausola vi obbligano ad un rapporto di esclusività e dunque vi impongono di non aprire o eventualmente ce l’’aveste già di chiudere la partita iva.

COME SI DIVENTA INSEGNANTI


DECRETO  10 settembre 2010, n. 249 Regolamento concernente: «Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalita’ della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244». (11G0014) (GU n. 24 del 31-1-2011  - Suppl. Ordinario n.23) Nota: Entrata in vigore del provvedimento: 15/02/2011
COME SI DIVENTA INSEGNANTI?
1. Formazione iniziale degli insegnanti. Le principali novità
ƒPercorsi formativi finalizzati all’insegnamento vengono razionalizzati in vista di nuovi assetti ordinamentali e professionali. Viene potenziata l’interazione tra scuola ed università con l’attribuzione di un valore fondante della professionalità docente al tirocinio nelle classi con gli studenti e all’esperienza sul campo.
2. IL NUOVO MODELLO FORMATIVO
2.1 Per diventare insegnante di Scuola dell’infanzia e Scuola primaria
E’ previsto un corso di laurea magistrale quinquennale, a ciclo unico comprensivo di tirocinio (a partire dal secondo anno di corso).
E’ fatto salvo il diritto di completare il percorso di studi abilitante all’insegnamento per le due tipologie di scuole agli studenti iscritti ai corsi di laurea in scienza della formazione primaria.
2.2 Per diventare insegnante di Scuola secondaria di primo e secondo grado
E’ previsto un corso laurea (triennale), un corso di laurea magistrale (biennale) ed un successivo anno di tirocinio formativo attivo.
2.3 Per insegnare una disciplina artistica musicale o coreutiche
Sono previsti, per la scuola secondaria di primo e secondo grado appositi percorsi di formazione attivati dalle università e dagli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica.
3. Il tirocinio
Diviene elemento caratterizzante i percorsi, in coordinamento stretto tra scuola (esperienza concreta) ed università (conoscenze fondanti di carattere pedagogico docimologico e disciplinare).
Sarà svolto, salvo alcune deroghe, presso scuole appositamente accreditate.
3.1 Come iscriversi
Gli accessi saranno programmati in base al numero dei posti annualmente disponibili nella regione, maggiorati del 30% rispetto al complessivo fabbisogno nazionale, ed in base all’ offerta formativa degli atenei e dell’AFAM. La prova di accesso consisterà nel superamento di un test preselettivo .
3.2 Come avviene l’assunzione
Un apposito ulteriore decreto regolamenterà le procedure di reclutamento cioè le modalità ed i criteri per l’accesso al posto di lavoro.
4. L’insegnamento per i diversamente abili
Le competenze per la didattica a favore dei diversamente abili vengono acquisite durante il corso di studi, con il conseguimento di appositi crediti formativi.
Un successivo decreto regolamenterà le modalità di conseguimento delle necessarie specializzazioni per gli insegnanti in possesso di abilitazione.
5. Le CLIL
Appositi percorsi per l’integrazione del piano di studi vengono attivati per le competenze necessarie all’insegnamento d una disciplina non linguistica in una lingua straniera.
6. LA FASE TRANSITORIA
E’ finalizzata a gestire le modalità di conseguimento dei titoli validi per l’insegnamento nella  scuola primaria e dell’infanzia e secondaria di primo e secondo grado per i possessori di titoli considerati validi dal previgente ordinamento.
6.1 Scuola secondaria di primo e secondo grado
L’abilitazione si consegue tramite l’applicazione ad un anno di tirocinio formativo attivo, previo superamento di un test preselettivo, prova scritta e prova orale.
Il numero dei posti disponibili è reso noto annualmente.
Il tirocinio potrà, in caso di ammissione, essere svolto presso le scuole accreditate o più favorevolmente presso quella in cui si presta servizio.
Per i possessori dei titoli di laurea che possono vantare un servizio nella scuola di almeno 360 giorni è prevista l’ammissione ai tirocini formativi, previo superamento delle prove di ammissione richiamate.
Al servizio di insegnamento prestato nella scuola viene attribuito uno specifico punteggio tendente a valorizzare l’esperienza didattica maturata, secondo lo schema della maggiore anzianità di servizio:
  • 360 giorni: 4 punti
  • da 361 a 540 giorni: 6 punti
  • da 541 a 720 giorni: 8 punti
  • da 721 giorni 2 punti ogni ulteriori 180 giorni.
Il servizio prestato per almeno 360 giorni vale a coprire una parte dei crediti formativi richiesti per il completamento del tirocinio.
Ulteriori punteggi vengono attribuiti in base a titoli scientifici e culturali, dottorati di ricerca coerenti con le discipline di insegnamento, attività di ricerca scientifica , pubblicazioni ecc. Formazione iniziale degli insegnanti
Il punteggio è incrementato dalla valutazione della media degli esami di profitto della laurea e del voto di laurea.
Gli ammessi alle SSIS che hanno in seguito sospeso la frequenza delle stesse possono conseguire l’abilitazione attraverso il tirocinio formativo attivo senza dover sostenere l’esame di ammissione e con il riconoscimento degli eventuali crediti acquisiti.
6.2 Scuola primaria e scuola dell’infanzia
E’ prevista l’acquisizione del titolo abilitante all’insegnamento attraverso percorsi formativi organizzati dalle università destinati ai possessori dei diplomi rilasciati dagli istituti magistrali e delle scuole magistrali entro il 2002.
L’ammissione al percorso è subordinata al superamento di una prova a quiz relative alle materie di insegnamento, da una prova scritta e una prova orale.
Il percorso si conclude con un esame abilitante attraverso la redazione e la discussione di un elaborato.
Gli attuali iscritti al corso di laurea in scienze della formazione primaria concludono il corso di studi e conseguono l’abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
Dirigenti e docenti utilizzati presso le università a tempo pieno o parziale nei corsi di scienza della formazione primaria vengono confermati nell’incarico di docenza tramite presentazione di una apposita domanda.


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