martedì 22 novembre 2011

Comprare dall Cina e da Hong Kong


Comprare dalla Cina e da Hong Kong... SI o NO?

Sono italiano ma vivo in Cina, per la precisione a meno di 1km dal confine con Hong Kong, dove vado quasi tutti i giorni per lavoro. Conosco il Paese, la gente e anche il mercato della vendita online, visto che è anche il mio mestiere. Spero quindi di poter essere utile a chi ha dei dubbi su questo argomento.

Lo scopo di questa guida non è quello di pubblicizzare me stesso, qualche prodotto o qualche servizio. Non a caso è scritta con il mio account personale, che ha si e no una decina di feedback. Voglio provare ad essere d'aiuto, per chi ha troppi dubbi e anche per chi ne ha fin troppo pochi.

Partiamo dall'inizio:

La Cina

Un paese di un miliardo emmezzo di persone, di cui oltre la metà lavorano. Un paese immenso, il terzo stato più grande del Pianeta, ma sicuramente il più popolato. Gli Stati Uniti d'America sono più grandi (di pochi kmq ma lo sono) della Cina, eppure sono popolati solo da un quinto degli abitanti di questo Paese che mi ospita.

Perché i prodotti cinesi costano così poco?

Coloro che non sanno (qualcuno direbbe gli ignoranti) solitamente dicono che è perché qui la gente viene sfruttata, i bambini fatti lavorare per 15 ore al giorno in cambio di una ciotola di riso, ecc ecc. Certo, non è facile immaginarla in modo diverso quando sciocchi giornalisti occidentali, pur di fare tiratura e di vedere il proprio nome letto da più persone possibili, raccontano le cose come piace alla gente che vengano raccontate, non sempre correttamente e non sempre tutte.

I prodotti cinesi costano poco perché TUTTO in Cina costa poco. Se pensate che un operaio cinese, che prende 150 Euro al mese di stipendio, sia sfruttato, faccia la fame e venga fustigato, allora dovete sapere che questo operaio paga di affitto 30 Euro (e molto spesso non lo paga perché l'azienda gli offre il posto dove vivere), fa la spesa con altri 30 Euro e il mezzo pubblico per recarsi al lavoro lo paga 10 centesimi di Euro. Alla fine del mese l'operaio non solo avrà fatto una vita normale con uno stipendio da 150 Euro, ma avrà anche avuto la possibilità di mettere via dei soldi.

Ecco perché i prodotti cinesi costano così poco, perché tutto, dalle materie prime alle ore lavorative, dai trasporti alle infrastrutture per le aziende, costano poco.

Perfino il conto bancario. Quanto pagate voi all'anno per la tenuta del conto bancario? In Cina, per legge dello Stato, le banche non possono richiedere denaro per apertura, gestione e chiusura dei conti bancari, quindi il conto in banca è gratis.

Hong Kong

Hong Kong merita un discorso a parte. E' un pezzo di Cina, nel senso che ne fa parte come territorio ma, fino al 2047 godrà di uno statuto speciale che di fatto la mantiene autonoma quasi come quando era colonia inglese.

Hong Kong è paradiso fiscale. Non ci sono tasse doganali ne in entrata ne in uscita (a parte per petrolio, tabacco e alcolici), non ci sono tasse sulle rendite e le tasse sui profitti sono del 17,5%, una miseria rispetto alla media occidentale del 35/40%.

Hong Kong non ha più fabbriche, o quasi, da anni ormai. Quindi, quando qualcuno vi dice che compra a Hong Kong, o che vende da Hong Kong, non fatevi strane idee... trasformate pure la parola Hong Kong in CINA!

Comprare dagli utenti eBay in Cina e Hong Kong

I dubbi principali relativi all'acquisto su eBay di oggetti, perlopiù tecnologici, dalla Cina o da Hong Kong sono due:
  1. se mi fregano?
  2. la dogana in Italia?
Prima di approfondire queste due tematiche, vorrei chiarire un concetto.

Quando qualcuno vi dice che vi vende qualcosa da Hong Kong, ricordate quanto poco sopra? Semplicemente NON CREDETECI!!!

Nessuno, o quasi, fa questo da Hong Kong. Sono tutti in Cina. Perlopiù in città del sud, come Shenzhen, dove anche io vivo, che confina con Hong Kong. Ma è decisamente improbabile che siano a Hong Kong. Questo semplicemente perché Hong Kong, in tutto, costa il triplo della confinante Shenzhen.

Certo, gli oggetti che vi saranno inviati partiranno da Hong Kong, ma questo non significa che:
  • tali oggetti provengano da Hong Kong, solitamente sono portati lì dalla Cina, spesso in modo illegale;
  • tali oggetti siano garantiti da aziende di Hong Kong, nella maggiorparte dei casi (tutti direi) sono aziende cinesi;
  • chi invia l'oggetto sia un venditore di Hong Kong, quasi sicuramente è cinese;
  • chi invia l'oggetto è chi ve lo ha venduto, quasi mai è così.
Quest'ultimo punto merita di essere speigato meglio, lo farò più avanti.

Ora voglio approfondire i due punti elencati precedentemente.

Se mi fregano?

Personalmente credo che le possibili fregature siano relativamente basse, e vi spiego perché.

Forse la maggiorparte delle persone che mi leggono sono acquirenti e non venditori. Avete quindi usato, magari molto, eBay e PayPal per comprare ma non per vendere.

Non avete idea di quanti e quali controlli queste due aziende (che poi sono una sola) facciano sui venditori.

Se usate un conto PayPal per vendere, incassati i primi pagamenti cominceranno a chiedervi prima di tutto di mandare via fax documenti personali, certificati di residenza ecc. Quando raggiungerete cifre maggiori, vi chiederanno ulteriori documenti, sempre più complessi.

PayPal può arrivare (con me lo ha fatto) a chiedervi di prendere visione delle fatture dei vostri fornitori e, magari, mentre lo fa vi tiene un conto bloccato per una settimana o anche più. Qualcuno (io sono fra quelli) potrebbe pensare che è lesivo per la privacy. Ma certamente è una garanzia di sicurezza nei confronti degli acquirenti.

Ne consegue che un venditore che ha raggiunto, mettiamo, i 100 o 200 feedback accettando pagamenti con PayPal, ha passato una serie di controlli di sicurezza decisamente fitta e quindi può essere considerato attendibile.

Ma oltre a questo, c'è da considerare un secondo fattore. Avete idea di quanto sia difficile e costoso fare vendite fino a quando non si sono raggiunti i 100 o 200 feedback? Soprattutto per un venditore internazionale.

Il sistema di feedback, unito ai controlli che fanno eBay e PayPal, è uno strumento potentissimo.

Di fatto anche un vendtore internazionale, se gli va bene, non ha più di una settimana o 10 giorni di tempo per fregare la gente. Dopodiché inizieranno a partire i feedback negativi e i controlli di eBay e PayPal e questo venditore avrà chiuso.

Ne consegue che, in una settimana, si possono fare molte vendite, e quindi molti soldi, solo se si ha una cospicua dote di ffedback positivi alle spalle. Ma se si è lavorato magari un anno per costruire 1.000 o 2.000 feedback, vale la pena di buttare tutto per cercare di fregare 2 o 300 persone? Secondo me no.

Ecco perché penso che il concetto sia: un venditore, di qualunque parte del mondo, che ha raggiunto un buon numero di feedback (qualche centinaio) non è uno che ti rifila una fregatura, quindi penso di poter dire che ci si può fidare.

Il primo dubbio, a mio parere, è da considerare come troppa paura di mettere il naso fuori di casa.

Esiste però il secondo problema.

La dogana

Chi compra dalla Cina o da Hong Kong, lo fa per risparmiare, molto spesso per risparmiare davvero tanto. Fino al 50%. Solitamente un 30%.

E' chiaro che se, quando arriva il prodotto in Italia, bisogna pagare i dazi doganali e l'IVA, se ne può partite un 25%, che rende il risparmio inutile.

Parliamoci chiaro. Non pagare le tasse di importazione significa eludere il fisco.

Va da se che l'Italia è il paese dei furbi. Non a caso io mi diverto a far notare ai cinesi che loro hanno inventato la pasta (i noodles), ma noi siamo diventati famosi per gli spaghetti :-)

Ecco quindi che nessuno si scandalizza all'idea di comprare qualcosa senza pagare l'IVA o qualche altro balzello. D'altronde il nostro è il Paese dove il primo a non pagare le tasse è... lascio a voi qualsiasi conclusione.

Quando si compra dalla Cina (ormai non aggiungo anche Hong Kong, tanto credo abbiate capito che sono la stessa cosa) il rischio dogana c'è sempre. In alcuni casi è maggiore, in altri è minore.

Piccoli pacchetti, contenenti ad esempio un lettore MP3, hano un'altissima probabilità di passare inosservati.

Un televisore al plasma da 60 pollici che vi arriva con un valore dichiarato di 30 dollari... diciamo che fanno bene a mettervi in galera, se non altro perché avete voluto essere davvero troppo furbi ;-)

Come vengono spediti i pacchetti dalla Cina

Solitamente le spedizioni viaggiano con le poste di Hong Kong. Più che altro perché costano un poco meno. E poi perché in Cina si paga l'IVA del 17%, a Hong Kong no.

Quindi i prodotti vi sono venduti da utenti eBay cinesi, che lavorano dal computer in Cina, ma spediti da magazzini di Hong Kong, che quasi mai sono dello stesso utente che ha fatto la vendita.

Ma questo non avviene solo in Cina. Negli Stati Uniti si stima che il 50% del business online avvenga in questo modo. E' legale, è regolare e anche sicuro, oltre che conveniente.

I pacchi viaggiano solitamente in modo anonimo, con una semplice etichetta d'indirizzo, spesso scritta a mano. Nella maggiorparte dei casi, solo il vostro indirizzo sarà scritto in caratteri occidentali, tutto il resto in cinese.

Questo purtroppo è il primo problema. Un pacco con tutte le scritte in cinese, indirizzato a un italiano, si nota di più che un pacco scritto in caratteri occidentali.

Solo in alcuni casi si può avere una spedizione che da meno nell'occhio, ovvero fatta da un occidentale, ma come detto non voglio parlare di questo perché non voglio usare questa guida per fare pubblicità al mio lavoro o a quello di altre aziende.

La cosa più importante del pacco che vi arriva (oltre al contenuto) è una piccola etichetta adesiva verde, che si chiama modulo CN22. Questa etichetta è la dichiarazione doganale. Le caratteristiche salienti di questa etichetta, oltre alle altre informazioni che riporta, sono la tipologia di spedizione e il valore.

I prodotti dalla Cina sono sempre spediti come REGALO (GIFT). Quindi un pacco da questo paese vi verrà inviato come regalo. I regali non prevedono pratiche doganali e non devono essere accompagnati da fattura.

Attenzione! La responsabilità di dichiarare l'oggetto come regalo è del mittente. Quindi se qualcuno vi contesta il fatto che non crede sia un regalo, non è con voi che deve parlare ma con il mittente. Questo è scritto chiaramente sul modulo doganale.

L'altra cosa importante è il valore. Vi sono convenzioni internazionali che prevedono che un valore dichiarato sotto i 50$ non paghi dazi d'importazione. Non mi risulta che in Italia sia sempre rispettata questa convenzione. Qualche volta per ignoranza dei funzionari che la dovrebbero applicare, la maggiorparte delle volte per ignoranza dei destinatari che non lo sanno e quindi non fanno valere le proprie ragioni.

La cosa importante è che, se qualcuno contesta la possibilità che abbiate effettivamente ricevuto un regalo, voi potete con fermezza sostenere che si tratta di un regalo, magari accennando a un amico o amica conosciuti su Internet a cui voi a vostra volta avete mandato un regalo tempo prima, per esempio, e che le eventuali contestazioni vanno riportate a chi ha spedito.

L'altra cosa importante da considerare è che più e grande l'oggetto che ricevete e più da nell'occhio, questo è chiaro.

Un piccolo discorso va fatto per le spedizioni assicurate. Proprio per non pagare le tasse, non va acquistata merce con spedizione in assicurata che valga più di 50$, perché l'assicurazione è sul valore dichiarato e se si dichiara 100$ di valore, per avere la copertura assicurativa, allora è ovvio che ci si troverà con maggiori potenzialità di pagare le tasse, anche se la spedizione come regalo non dovrebbe esserne soggetta.

Mai farsi spedire qualcosa a un indirizzo d'uffiicio, negozio ecc. Verrebbe interpretata come campionatura o come prodotto commerciale che si cerca di far passare extra dogana, quindi paga anche la multa oltre ai dazi.

Le spedizioni con corriere

Sono le più sicure, ma convengono poco.

Il problema non è di costi, ci sono modalità di spedizione con corriere che non garantiscono la consegna i due giorni ma che costano decisamente poco.

Il fatto è che i principali corrieri, come DHL, TNT, UPS ecc, operano i servizi di importazione adottando un sistema particolare di esenzione dai controlli.

In pratica queste società non fanno passare la merce dagli uffici doganali ma fanno loro stesse da doganieri. Ovvero, per ogni spedizione che hanno in ingresso, sono loro a calcolare e far pagare ai clienti le tasse, girando poi il ricavato allo Stato.

Proprio per poter mantenere questa condizione di beneficio, che permette loro di garantire servizi nei tempi contrattuali, cosa che non sarebbe possibile se ti trovi un doganiere che si è svegliato con la luna di traverso, queste compagnie non sono molto propense a supportare felicemente il transito di merce dalla Cina all'occidente in modo quantomeno dubbio.

E' quindi preferibile aspettare venti giorni una spedizione di tipo pacchetto via aerea, piuttosto che avere la quasi certezza di costi aggiuntivi quando il corriere si presenterà per la consegna.

I costi di spedizione

Spedire dall'oriente costa carissimo!

In Cina osta meno mangiare un'aragosta da 2Kg che spedire qualsiasi cosa che persi 2 Kg in Italia.

Vi faccio degli esempi. L'ecquivalente del nostro pacco celere, qui in Cina si chiama EMS. Lo trovate qui: http://www.ems.com.cn/ems/English/index.jsp

Ecco i prezzi per l'Italia:

Meno di 500 grammi: 22 Euro
Otre i 500 grammi, primi 500 grammi 28 Euro, ogni 500 grammi in più 7,5 Euro.
Assicurazione il 2,5% del valore dichiarato.

Un pacco normale, invece, ovvero l'ecquivalente del pacco ordinario, costa 2,5 Euro ogni 100 grammi. A cui vanno aggiunti 2 Euro di registrazione e il 2% per l'assicurazione.

Quando quindi vi viene da pensare che le spedizioni dalla Cina facciano ricarichi sulle spese, ricredetevi. Costa davvero caro. Il concetto è che chi spedisce in giro per il mondo sta facendo guadagni, e quindi non è giusto che paghi poco. La maggiorparte dei venditori ha convenzioni e sconti, come anche noi possiamo avere in Italia con le poste, se facciamo tante spedizioni, ma spedire via aerea costa caro.

Capita spesso, quasi sempre, che la spedizione costì più dell'oggetto acquistato. Tutti e due messi insieme, però, meno dello stesso oggetto comprato in Italia.

I falsi

Scarpe false, orologi falsi, borse false.

Non c'è dubbio che questi prodotti attraggano il cliente occidentale. La Cina è un mercato fiorente per queste cose. Un Rolex fatto benissimo può costare 20 Euro. Una borsa di Gucci perfetta anche solo 15 Euro.

NON FATELO!!!

Oltre che illegale è immorale. Ma su questo abbiamo detto che gli italiani, a parte la domenica mattina in quel quarto d'ora dell'Angelus, sono disposti a chiudere un paio d'occhi su tutto (o quasi, diciamo tutto tranne la Mamma).

Non è la stessa cosa per lo Stato. Infatti importare un oggetto contraffatto non comporta solo la multa per i dazi, l'IVA o cose simili. E' un reato penale.

Nella maggiorparte dei casi non se ne accorge nessuno ma quella volta che lo sf...ortunato di turno siete voi, si spende molto più del valore di un orologio o di una borsa in avvocati penalisti (che sono cari) e in notti insonni pensando che sarete processati, davanti a un giudice, in un tribunale vero, come tutti i criminali, ovvero come chi commette un crimine, cosa che in effetti avete fatto. Non pensate di dire che non lo sapevate... la legge non ammette ignoranza!

Quindi, comprare prodotti elettronici a buon prezzo: SI ... comprare firme contraffatte: NO!

I prezzi

Occhio ai prezzi!

Troppo bassi, ovvero tanto bassi da non sembrare veri... non sono veri!

I falsi in Cina non sono solo borse od orologi.

Ne sa qualcosa per esempio la Sandisk, uno dei più grandi produttori al mondo di memorie per macchine fotografiche digitali. Le memorie della Sandisk, proprio perché le più famose, sono le più contraffatte.

Vi chiedete come si fa a contraffare una memoria? Semplice, si prendono gli scarti di fabbrica, che non hanno passato i controlli di qualità e andrebbero mandati al macero, si confezionano con finte scatole e finte etichette, e si vendono a 1/3 del prezzo dell'originale. Potrebbero funzionare, potrebbero ogni tanto perdere i dati. Lo scoprirete solo unasndole.

Questo è un esempio, lo stesso può succedere per molti prodotti.

Un giorno la venditrice di un'azienda mi ha fatto questa proposta: noi siamo costruttori per il famoso marchio ******. Lo stesso prodotto lo vendiamo anche con il nostro marchio oppure possiamo mettere il tuo marchio. Però se vuoi, paghi il 5% n più e noi vendiamo ufficialmente il prodotto senza marchio a un'azienda, che poi lo rivende a te con il marchio (quello famoso) e in realtà noi ti diamo il prodotto uguale a quello che mandiamo ai magazzini del marchio famoso.

Ovviamente non ho accettato, ma questo vi può far capire come si possono trovare sul mercato prodotti di marca anche a prezzi decisamente bassi. Non arrivano dai magazzini della casa famosa, ma da quelli del suo produttore, che sotto banco vende la sovraproduzione di cui ogni azienda cinese è capace.

Il prodotto in questo caso è perfetto, uguale all'originale. Di fatto è l'originale. L'unico problema è che in caso di guasto, contattando il centro assistenza della casa dal marchio famoso, il vostro prodotto non sarà riconosciuto come fabbricato da loro e quindi non supportato. Ma se non si guasta, allora è un prodotto originale.

Conclusioni

In conclusione io penso che l'acquisto dalla Cina sia al 98% sicuro, a patto di non essere sf...ortunati e di rispettare alcune regole:
  • Comprare da utenti eBay che abbiano già ottenuto la fiducia di altri acquirenti; è brutto da dire ma, se l'esperienza la fa qualcun'altro prima è meglio, anche se questo va un po' a scapito della nascita di nuovi venditori... se sono seri, onesti e sanno fare il mestiere, ci riusciranno di sicuro.
  • Pagare solo con strumenti sicuri, come il bonifico bancario, la carta di credito ecc. PayPal è uno strumento sicuro, anche troppo a volte.
  • Interagire con il venditore, prima dell'acquisto, dopo l'acquisto prima del pagamento e, infine, dopo la ricezione del prodotto (con il feedback lasciato il prima possibile).
  • Fare attenzione a quello che si compra.
Quindi la mia pesonale risposta è:

Comprare dalla Cina? SI, grazie.

Come funziona la dogana italiana? Dazi e documenti


Come sapere quanti dazi andremo a pagare per un pacco proveniente dall'estero?
Girando tra le varie guide e il forum, ho notato che ci sono sempre molte perplessità sui pacchi provenienti dall'estero, e quindi spero di poter dare il mio contributo nel dissipare alcuni dubbi in merito, dal momento che, con la mia attività, che mi porta a importare dal Giappone, ho ormai raggiunto una certa esperienza a riguardo (anche se, mi accorgo, non si sa mai abbastanza!).
Ho aggiunto anche dei piccoli consigli su come cercare di "sveltire" le pratiche doganali, spero possano esservi d'aiuto!
N.B. Tutte le mie conoscenze in materia sono in questa guida, non conosco altri dettagli.
Inoltre, un consiglio per tutti coloro che mi fanno domande sugli acquisti dalla Cina: io non ho mai comprato da quella nazione, e non intendo farlo, proprio per evitare tutte le rogne doganali che i pacchi cinesi hanno una volta giunti in Italia. Il mio consiglio è di evitare il più possibile di comprare da Cina e Hong Kong, in quanto il risparmio sull'oggetto non vale assolutamente tutti i problemi successivi!

Quando vengono calcolati i dazi?

Di solito sempre, anche se, ultimamente, ho visto che le Poste Italiane applicano una "tariffa fissa" di 5,50€, applicata ai piccoli pacchi di valore basso (fino ai 50,00€ circa), che, in teoria, dovrebbe coprire i costi di sdoganamento effettuati dalle Poste. In realtà ancora non ho capito perchè debba pagare questa cifra, poichè, effettivamente, l'acquirente non ha in mano nessuna bolla doganale che attesti l'avvenuto sdoganamento della merce. In pratica, questo foglio è carta straccia, ai fini dell'import non ha alcun valore (ma questo interessa solo ai titolari di partita iva).
Per la merce che invece passa attraverso i controlli doganali, il processo è più lungo e complicato, e impiega circa 7-10 giorni (a volte è meno, a volte è moooolto di più).

Dove sono situati gli uffici di smistamento delle Poste Italiane?

Per chi riceve la merce tramite le Poste (EMS, SAL o altri metodi) gli uffici di smistamento principali sono:
  1. Fiumicimo, RMGateway Internazionale, Ufficio Relazioni Doganali, Via di Corcolle 12/14, 00131 Fiumicino Roma
    Fax 06 45143319
    E-mail romagtwpt-ope @ sda.it
  2. Lonate Pozzolo, VA
    Gateway Internazionale, Ufficio Relazioni Doganali, Via Leonardo da Vinci, 21015 Lonate Pozzolo (VA)
    Telefono 0331 662420/21/22/23
    Fax 0331 662412/13/14
    E-mail lonate-import58 @ sda.it
  3. Roserio (MI)
    Poste Italiane CMP Roserio, Via Cristina Belgioioso 165/11, 20157 Milano
    Telefono 02 35638303 (lun-ven 9.00-15.00)
    Fax 02 35638234
  4. Genova (via mare)
Se dovete comunicare con loro, fatelo esclusivamente via fax, dal momento che via mail o al telefono rispondono molto raramente! L'unica eccezione da me riscontrata (finora) riguardaMilano Roserio, dove mi hanno risposto e dato tutte le informazioni di cui avevo bisogno!
ATTENZIONE: a seguito di moltissimi problemi nati in questo periodo (pacchi fermi ecc. ecc.) mi sento in dovere di precisare che gli uffici qui elencati sono diretti dipendenti delle Poste Italiane Spa, e pertanto ogni ritardo, bolla doganale errata, smarrimento è da denunciare direttamente a loro.
L'Agenzia delle Dogane invia dei funzionari per il controllo dei pacchi, ma l'organizzazione è esclusiva competenza delle PT. Perchè specifico questo? Perchè mi sono sentita ripetere da più di un operatore del call center 803160 che gli uffici in questione non c'entrano nulla con le PT, fatto assolutamente falso. Se vi comunicano simili stupidaggini, non cascateci.

Come si calcolano i dazi?

Ed eccoci al punto più importante: come si fa a capire quanto si andrà a pagare... Innanzitutto sappiate che il valore da prendere a base per il calcolo dei dazi è quello che comunemente viene definito "valore imponibile" o "valore doganale": esso è costituito dal "valore di transazione", cioé "il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci quando siano vendute per l' esportazione a destinazione del territorio doganale della Comunità..."
Il "valore di transazione" deve essere integrato comunque da altri elementi, cd. "accessori", come i costi di trasporto, i premi di assicurazione (qualora la merce viaggi assicurata), e tutte quelle spese per il carico, la movimentazione, il magazzinaggio ed altre, come le spese di mediazione, i costi d'imballaggio, ecc. sempre, tuttavia, sopportate anteriormente all'introduzione nel territorio comunitario.
In parole povere, i dazi vengono calcolati sul totale della merce più i costi di trasporto (lo so, è una truffa bella e buona...).
Per sapere i dazi potete consultare l'archivio dell'Agenzia delle Dogane
http:// aidaonline . agenziadogane . it / NSITaricInternetWA / TaricServlet dove troverete tutte le voci doganali, divise per tipologia e Paese. Avrete quindi un'idea dei costi che vi aspettano.
Ricordatevi che, oltre ai dazi, dovrete pagare l'IVA del 20%: la base imponibile sulla quale dev'essere calcolata l'IVA è data dal valore doganale come sopra determinato, cui vanno sommati i diritti doganali dovuti (dazi, accise, ecc.) e l'ammontare delle spese di inoltro fino al luogo di destinazione all'interno del territorio comunitario (spese trasporto, polizze assicurative, ecc.).

Come pago IVA e dazi?

Di solito si paga in contanti direttamente al corriere che consegna la merce (preparate quindi il cash!). A volte capita di essere sprovvisti della somma necessaria, e quindi le soluzioni sono 2:
  1. Ritirare la merce direttamente all'ufficio postale più vicino a voi (dopo 2-3 giorni lavorativi)
  2. Ritirare la merce all'ufficio del corriere espresso (di solito la consegna viene effettuata dall'SDA, sempre dopo 2-3 giorni lavorativi)
In entrambi i casi il pagamento deve avvenire in contanti!

Come evitare che il pacco venga bloccato in dogana?

Purtroppo non esiste un metodo certo, la soluzione migliore è che il mittente scriva bene tutte le informazioni necessarie, in maniera tale da sveltire il tutto. Provate a spiegare al venditore dei problemi inerenti lo sdoganamento in Italia, e chiedetegli di seguire qualche piccolo accorgimento così da evitare "rogne":
  • Non scrivete "gift": ormai anche i doganieri meno svegli hanno capito che questa scritta cela un tentativo di frodare lo Stato.
  • Mittente e destinatario vanno ben evidenziati e scritti bene.
  • Valore della merce: mi raccomando, che sia quello che avete effettivamente pagato! Se è inferiore o superiore potreste avere dei problemi al momento di inviare copia del pagamento.
  • Tipologia di merce: anche qui va scritta bene in evidenza, specificando esattamente il contenuto. Se il vostro venditore è particolarmente disponibile, fategli scrivere direttamente in italiano, così da evitare problemi al momento della traduzione da parte degli addetti postali (che, come già ricordato, difficilmente sanno l'inglese...).
  • Se il venditore rilascia fattura, questa va allegata assieme al documento di invio, e una copia va inserita all'interno del pacco.

...e se il mio pacco viene comunque fermato in dogana?

La prima cosa da fare è contattare il call center delle Poste Italiane al numero 803.160, fornendo il numero della spedizione e chiedendo come mai il pacco è fermo. Se avete solo il numero estero, non vi preoccupate, al call center riescono a tracciare la spedizione anche con quello.
Molto probabilmente sarete invitati ad inviare un fax all'ufficio doganale con i seguenti documenti:
  1. copia della fattura che attesta il pagamento / copia del pagamento effettuato (PayPal, bonifico, ecc. ecc.)
  2. codice fiscale / partita iva
  3. copia di un documento di identità (a volte)
  4. dichiarazione da parte vostra che attesta il contenuto del pacco. Tenete presente che, molte volte, i doganieri non sanno l'inglese (lo so, è inconcepibile ma tragicamente vero), quindi siate molto precisi nello spiegare il contenuto del pacco, pena l'assegnazione di una voce doganale errata.
A questo punto non dovrete far altro che aspettare di ricevere la vostra merce, completa di bolla doganale, IVA e dazi, a cui dovrete aggiungere un "diritto postale" corrispondente di solito a 5,17€.
Un unico consiglio: per l'Economy Air (SAL), e altre spedizioni di questo tipo (con un codice di tracciatura), a volte capita che dicano che, essendo una spedizione ordinaria, non possono vedere dove si trova il pacco: è una balla bella e buona! Non è possibile tracciare il pacco al di fuori dell'Italia, ma una volta entrato nel nostro Paese devono sapervi dire dove si trova. Quando vi rispondono così, mettete giù e richiamate: vedrete che la seconda-terza volta, magicamente l'operatore vi dirà dov'è la spedizione!
Se invece utilizzate un corriere espresso (FexEd, UPS, TNT e così via), lo sdoganamento viene effettuato direttamente da loro, e quindi per ogni ritardo o problema dovrete contattare i call center di riferimento.
ATTENZIONE: purtroppo ultimamente accade spesso che i pacchi rimangano bloccati settimane (mesi!), e la colpa è esclusivamente degli uffici di smistamento (Lonate Pozzolo o Roma). Alcuni sdoganamenti sono diventati biblici, e io stessa non posso che suggerire la tattica dello "sfinimento": reclami (da sollecitare ogni giorno) e fax con i documenti alla dogana (anche qui ogni 2 giorni, se possibile).
Questo metodo è l'unico che finora ha funzionato, dal momento che (purtroppo) non esiste un responsabile da contattare e alla dogana difficilmente rispondono al telefono.

Se sbagliano la voce doganale e i dazi risultano maggiori?

Purtroppo capita, e anche spesso... In questo caso non potete far altro che pagare per avere la merce, e poi inoltrare una lamentela alle Poste o al Corriere: tenete però presente che, per importi inferiori a 100,00€, non vale la pena, perchè le spese di modifica della bolla doganale sarebbero superiori.

GUIDA ALLE TASSE DOGANALI QUANDO SI COMPRA DALL'ESTERO

Cominciamo con il dire che ci abbiamo messo non poco ad ottenere queste informazioni. 
Le informazioni che riescono a dare le poste sono spesso pari allo zero. Vai in posta a ritirare un plico e ti chiedono di pagare 20,00 euro. La scenetta è spesso questa:
"Come venti euro??" 
"Tasse doganali."
" Mi scusi in base a quale conteggio?"
" Non so guardi, ci arrivano già così, vede il foglio? C'è scritto sulla ricevuta"
E ti fa vedere il foglio allegato con scritta la cifra ma non in base a cosa te l'hanno appioppata. Se chiedi informazioni ti rimandano al numero verde, al sito internet, a un altro ufficio postale centrale. E' sconsolante. O paghi o non ti danno il pacco che per un acquisto su ebay vuol dire che hai già pagato la merce che loro hanno in mano. Quindi paghi. 
Va molto meglio con i corrieri privati che almeno riescono a dare uno straccio di spiegazione ma troppo spesso è "Sono le tasse doganali". Come se fosse un dogma. 

Facciamo un po' di chiarezza

Tutti i pacchi che transitano in Italia dall'estero provenienti da paesi non appartenenti all'Unione Europea devono essere sottoposti alle operazioni di sdoganamento. 

Cosa è cambiato? 

Diciamocelo francamente, gli anni passati se compravamo per esempio dagli Stati Uniti e il venditore spediva per posta e non per corriere, era rarissimo dover pagare un dazio. 
E' cambiato solo questo: anche le merci in transito con le Poste ora subiscono lo stesso trattamento, ma possiamo solo ritenerci fortunati se ce l'hanno abbuonato in passato ;) Avrebbero già dovuto applicarlo. 
Perchè prima non veniva applicato il dazio anche se esisteva già la legge e la procedura?
La spiegazione ufficiale è che è cambiata la modalità. Hanno snellito la procedura per farci una cortesia. In passato infatti per prelevare un pacco proveniente da un paese extracomunitario ci si sarebbe dovuti recare all'Ufficio Dogana presso l'aeroporto di Roma o Milano oppure farselo recapitare a casa con tempi molto lunghi. Poi, bisognava recarsi presso un ufficio postale per il pagamento dei diritti doganali. 
Ora, non so se per carenza di organico delle Poste o per mancata comunicazione tra poste e dogana o per quale altro motivo, fatto sta che siamo andati avanti per anni a ricevere solo raramente avvisi dalle dogane di Roma e Milano per lo sdoganamento. Senza motivazione. Un avviso da parte dell'Agenzia delle Dogane che ti invitava a recarti all'ufficio tale a Milano o Roma. Cosa che in genere faceva venire l'infarto al povero ignaro che aveva solo comprato la maglietta di Batman da uno di Los Angeles e neanche se lo ricordava più. 

Per farci un favore, Poste Italiane dal 2005 è stata autorizzata ad espletare le procedure di sdoganamento in nome e per contro dell'Agenzia delle Dogane. I diritti doganali si possono pagare quindi direttamente al portalettere. 
E qui già dobbiamo fare attenzione, soprattutto se abbiamo un'attività e scaricheremo la fattura: al pagamento del dazio doganale al portalettere o all'ufficio postale, viene rilasciata una ricevuta che attesta il pagamento dei diritti doganali e di di quelli postali per le procedure di sdoganamento.
In alcuni uffici decentrati non sono ancora molto pratici della procedura, potreste essere i primi a capitare quindi ricordategli di darvi la ricevuta che deve indicare chiaramente la dicitura "Merce soggetta a Dazio doganale". Non accettate ricevute generiche o la risposta che non esiste il modulo. Chiedetegli di informarsi presso la loro direzione centrale.

Ma quanto dobbiamo pagare e in base a cosa?

L'importo da pagare (DAZIO) varia a seconda del paese di provenienza. 
Il fisso invece si paga sempre.
Quindi la morale è: se comprate da un paese fuori dalla comunità europea, PAGATE MINIMO 5,50 EURO DI DOGANA AL POSTINO.

Allora, le cifre?

Partiamo dal fatto che società (anche imprese individuali) e privati pagano tariffe diverse.

PRIVATI

valore merce da € 0,00 a € 45,00 > C'è scritto 'Esente tassa doganale' > va pagato comunque il fisso di € 5,50

valore merce da € 45,01 a € 350,00 > Merce soggetta a tassazione forfettaria > € 5,50 + Dazio + IVA se prevista

valore merce da € 351,00 in su > Merce soggetta a dazio e IVA > € 11,00 + Dazio + IVA

SOCIETA'

valore merce da € 0,00 a € 22,00 > C'è scritto 'Esente tassa doganale' > va pagato comunque il fisso di € 5,50

valore merce oltre € 22,00 > Merce soggetta a dazio e IVA > € 11,00 + Dazio + IVA se prevista


In base a cosa viene stabilito il valore della merce?

In base alla fattura o a qualsiasi indicazione di pagamento o fatturazione presente sul pacco. Se sul pacco non c'è, aprono a loro discrezione e stabiliscono il valore. Altrimenti possono decidere di applicare la tariffa massima (se privati, perchè se avete una partita iva la fattura deve esserci per forza) a meno che non produciate un documento di vendita che attesti il valore della merce. 

Nel caso dei plichi inviati dagli USA, per esempio, basta l'importo comprensivo di VAT (iva americana) indicato già sul pacco (talloncino verde adesivo di spedizione che attaccano su tutti i pacchi).

Alcuni suggerimenti utili :

1) Assicuratevi con il venditore che non indichi un prezzo superiore a quello reale di vendita. In alcuni paesi lo fanno per essere coperti adeguatamente dall'assicurazione in caso di smarrimento del pacco. Questo però provoca al ricevente un esborso inutile in tasse.

2) Se si tratta di pezzi da collezione assicuratevi che il venditore includa il documento di vendita, va benissimo l'invoice Ebay. Se un fumetto da collezione degli anni 70 puo' valere 3.000 dollari e riportare un prezzo di copertina di 25 centesimi, è anche vero che un computer degli anni 90 puo' essere costato 3.000 dollari e valerne 30. Il documento di vendita vi evita spiacevoli disavventure.

3) E' sconsigliato comprare merce contraffatta dall'estero (e non andrebbe comprata del tutto tra l'altro!) ma comunque tenete presente che un pacco che dichiara come contenuto un paio di Nike da 25 dollari non passa inosservato ;) Con la multa che vi arriva conviene sicuramente di più comprarle originali. 

4) Le merci provenienti dalla Cina o da Hong Kong vengono ispezionate più facilmente che un pacco proveniente dagli USA; proprio per il grande traffico di merci contraffatte da questi paesi. Non stupitevi quindi di lunghi tempi di attesa in questi casi e di pacchi ispezionati. Piuttosto evitate le spedizioni via posta in questi casi e preferite i corrieri che fanno il servizio internazionale: FedEX, DHL, TNT e UPS sono molto veloci nelle spedizioni anche da questi paesi. 

5) Non dichiarate che l'oggetto comprato è un regalo. Non vi esonera dal dazio e anzi attira più attenzione perchè è uno degli espedienti che una volta erano usati da chi cercava di non pagare la dogana. Rischiate una multa e dei guai inutili.

Bene, speriamo che queste informazioni vi siano utili, soprattutto per comprare calcolando l'effettivo costo finale una volta che la merce giungerà in Italia :)

DOGANA PER COMPRARE DAGLI USA

COME PARTONO LE MERCI DAGLI USA

Tutte le spedizioni provenienti dagli Stati Uniti che transitano le frontiere italiane devono subire una procedura di controllo prima della consegna al destinatario. Il controllo si può verificare soltanto sui documenti che accompagnano la merce oppure anche sulla merce stessa. In particolare viene controllato:

- Il valore della merce ai fini doganali e in che misura devono essere versati i dazi.
- Se la merce sia adeguatamente contrassegnata con la sigla del paese di origine
- Se la merce sia stata correttamente fatturata (per ebay per esempio basta anche una stampata della pagina di asta)
- Se la spedizione non contenga articoli dei quali l'importazione sia proibita o soggetta a restrizioni
- La possibile verifica che la merce sia conforme a quanto dichiarato sulla Bolletta doganale (apertura e controllo, di solito è casuale).
- La facoltà della dogana di prelevare alcuni campioni (tranquilli, non lo fanno praticamente mai, riguarda solo grosse esportazioni)

La procedura stabilisce che è responsabilità del venditore statunitense assicurarsi che tutti i documenti necessari siano forniti debitamente compilati e conformi alle leggi e alle disposizioni doganali applicabili in Italia.

IN PRATICA: il venditore statunitense deve scrivere sul talloncino verde applicato al pacco il valore della merce e la natura. Per esempio: ROLEX, USD 10,000

Potete chiedere al venditore di non apporre il prezzo intero sul pacco, ma diciamo un costo effettivo (per esempio quello a cui lui l'ha pagato). Se il valore è alto, potrebbe rifiutarsi per questioni di assicurazione visto che viene rimborsato il valore dichiarato. Trovate magari una via di accordo: un costo che protegga lui nel caso di smarrimento del pacco e quindi rimborso e che faccia pagare un dazio per l'effettivo valore della merce a voi.

INIZIO DELLA PROCEDURA DI SDOGANAMENTO - PERCHè USARE I CORRIERI E' MEGLIO

Per comprare dagli USA, spendete qualche dollaro di più e usate un corriere, finirete per risparmiare. NON USATE UPS, perchè le spedizioni di UPS in Italia vengono affidate alle poste e siete punto e a capo. Sono ottime soluzioni: TNT Traco, DHL, FedEX
Perché? Perchè attraverso un sistema informatico che collega in rete la dogana alle compagnie aeree e agli spedizionieri doganali le procedure sono attivate ancor prima dell'arrivo della merce stessa in Italia, quindi viene dichiarato il contenuto e la cifra di acquisto ANCORA PRIMA CHE LA MERCE ARRIVI EFFETTIVAMENTE IN ITALIA, dove sarà applicato il dazio. 
Questo significa:
- PROCEDURA DI SDOGANAMENTO VELOCISSIMA (io ho ordinato un computer, con TNT è stato consegnato in 3 giorni. Provate a usare le poste...!)

- NIENTE FAX E SBATTIMENTI PER ANDARE AVANTI E INDIETRO DALLE DOGANE SE C'è QUALCHE INGHIPPO BUROCRATICO (vi basta guardare il forum di ebay per vedere a cosa andate incontro)

- NIENTE TELEFONATE AGLI UFFICI POSTALI, DOGANALI ECC PER SAPERE SE IL PACCO è FINALMENTE ARRIVATO. Vedete online le fasi di consegna e tutta la burocrazia la sbriga il corriere


ALCUNI DETTAGLI IN PIU' E LE BUFALE CHE GIRANO SU INTERNET

LA BOLLETTA DOGANALE
Riguarda solo le importazioni di merci da parte di importatori professionisti, non fatevi confondere dalle notizie scopiazzate che trovate in giro. La DAU la fanno solo gli importatori, non i privati. La Bolletta Doganale o DAU (Documento Amministrativo Unico) è il documento con il quale l'importatore manifesta la propria volontà in merito alla destinazione doganale che intende conferire alla merce. Solitamente viene compilata dallo spedizioniere doganale per conto dell'importatore.

SPESE APPLICATE ALLE MERCI PROVENIENTI DAGLI USA 
Con il pagamento dei diritti doganali gravanti sulle merci estere si attribuisce alle stesse la condizione di merci nazionalizzate. Soltanto il pagamento del dazio e dell’IVA permette l'immissione al consumo nel territorio nazionale. (VEDI LA NOSTRA GUIDA AL CALCOLO DELLE SPESE DOGANALI) Non è vero che il dazio assolve l'IVA. Quello che pagate è DAZIO+IVA, anche se alle merci americane è già applicato il VAT

***Se il venditore americano è un venditore professionista, chiedetegli lo scorporo del VAT (iva americana) visto che spedisce verso l'Italia dove si applica l'IVA - In teoria non sarebbe giusto pagare due tasse, ma in molti lo fanno lo stesso, specialmente sulle merci di elettronica e informatica perchè comunque costano sempre meno che in Italia, anche pagando due volte ****

FORME DI PAGAMENTO DELLE TASSE DOGANALI 
I dazi e l'IVA vengono riscossi direttamente in dogana, normalmente entro 8 giorni dalla data di registrazione della Bolletta Doganale SOLO PER GLI IMPORTATORI. I privati le pagano direttamente alle Poste o al corriere, in contanti. 

IMPORTAZIONE DI OPERE D'ARTE 
Comprare un quadro non vuol dire comprare un'opera d'arte. Per opera d'arte si intende un bene certificato e valutato da organismo competente in materia. L'importazione di opere d'arte non va confusa infatti con l'acquisto di un quadro o una statua su ebay, per quanto possano essere pregiati. Tenete conto che per importare un'opera d'arte il venditore deve esibire alla dogana la fattura di acquisto e la certificazione sull'origine del bene. La dogana inoltre, per accertare il carattere di "opera d'arte", può richiedere l'intervento dell'Amministrazione dei beni culturali ed ambientali. Occhio quindi a quello che dichiarate... la dicitura "opera d'arte" è decisamente da evitare se non volete finire in un labirinto di burocrazia inutile.

mercoledì 16 novembre 2011

Pneumatici - cosa c’è da sapere


Pneumatico invernale Nokian
Non molto tempo fa abbiamo parlato approfonditamente delle caratteristiche degli pneumatici invernali, andiamo ora a fare chiarezza su tutte quelle sigle e simboli delle gomme invernali, incise sulla spalla e che spesso ci mandano in confusione.
Innanzi tutto secondo
il Codice della Strada l’obbligo di gomme termiche o catene da neve riguarda i cosiddetti pneumatici M + S: tutte le coperture che riportano questo simbolo sul fianco sono a norma di legge e quindi se la polizia vi ferma non sarete soggetti a multa se state percorrendo un tratto di strada dove vi è l’obbligo di pneumatici invernali o catene a bordo.
Simbolo del fiocco di neve
Pneumatico invernale simbolo del fiocco di neve
Come abbiamo appena detto le sigle degli pneumatici invernali perchè siano a norma sono unicamente la scritta M + S, che sta per Mud and Snow, ovvero fango e neve. Tuttavia questo tipo di gomme non sono le vere gomme da neve: gli pneumatici studiati appositamente per l’inverno sono quelli che riportano anche il simbolo del fiocco di neve con attorno stilizzata la sagoma di una montagna.
E’ un po’ un paradosso, ma secondo il Codice della Strada (gli pneumatici invernali sono obbligatori dal 15 di novembre su alcune strade extraurbane) voi siete a posto con delle normali M + S, ma noi vi consigliamo comunque di acquistare coperture con anche il simbolo del cristallo di neve, perchè offrono una tenuta decisamente superiore.
Il simbolo DOT
Pneumatico simbolo DOT
Un’altro simbolo che va assolutamente controllato all’acquisto di un qualsiasi tipo di gomma è il DOT. I numerini riportati accanto a questo simbolo riportano i primi due la settimana, i secondi duel’anno di produzione dello pneumatico. Se la gomma ha già molti anni è probabile che essa abbia oramai perso le sue proprietà di elasticità e morbidezza di quando era nuova e che sia diventata secca. Occhi quindi ai gommisti che cercano di rifilarvi pneumatici vecchi perchè non vanno bene: una gomma secca ha pochissima tenuta di strada.
La misura della gomma
Simbolo dimensioni gomma
Sicuramente vi sarà capitato di buttare l’occhio sulle gomme di un’auto e di leggere una scritta del tipo ‘205/55 R16′, oppure ‘225/45 R17′ e così via. Queste sigle indicano le misure della gomma: le prime tre cifre sono la larghezza dello pneumatico gonfiato in mm, le seconde due indicano in percentuale (rispetto alla larghezza) l’altezza della spalla dello pneumatico. Nel primo esempio, la gomma è larga 205 mm ed è alta il 55% di 205 mm. La lettera ‘R’ è il simbolo per il pneumatico a carcassa radiale, mentre le ultime due cifre indicano il diametro del cerchio in pollici.
In linea di massima per gli pneumatici invernali è meglio preferire gomme dalla larghezza ridotta, perchè hanno una maggiore presa sulla neve e garantiscono spazi di frenata minori.